rappresentato dalla retta OA; per i vostri piedi passano due linee BOB'', COC'', la prima più convessa della seconda: da A voi gettate le visuali AB
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mare, parte per terra, in tutti i versi, sicchè se si tracciassero con linee sensibili i loro itinerarii si otterrebbero delle curve intersecantisi in
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179. Lo studio accurato dei periodi di massima frequenza nelle loro apparizioni, della direzione generale delle brevi linee o traiettorie che
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se si immagina chi osserva collocato sulla linea Pi P prolungata al di là di P, e collocato inoltre molto lontano da P, si vedranno le linee della
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27. Tale deviazione proviene da ciò che i diametri della Terra, cioè le linee condotte per il suo
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Poniamo le figure 10 e 12 di fronte; esse rappresentano due posizioni prese dalla Terra a sei mesi d’intervallo , ed in esse le due linee PP’ sono
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grigio, il bruno, qualche volta il nero, ma solo sopra linee o strisce di
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Le geminazioni delle linee oscure del Pianeta Marte quali furono osservate a Milano principalmente nel 1881 e nel 1888.
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zona continentale, sparsa qua e là di linee e di macchie più oscure. Entro i due grandi mari poi sono sparse regioni che si mostrano come grandi isole o
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tratto si trasforma in un sistema di due linee, quasi sempre uguali e parallele fra di loro. L'intervallo fra le due linee è diverso da un caso
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d'un tratto si trova trasformato su tutta la sua lunghezza in due linee o strisce uniformi, per lo più parallele fra di loro, che corrono dritte ed
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curvature che poteva avere. Ma accade ancora, che ambe le linee geminate occupino dalle due parti dell'ex canale un terreno interamente nuovo. La distanza
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Le geminazioni delle linee oscure del Pianeta Marte quali furono osservate a Milano principalmente nel 1882 e nel 1888.
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Ammesse le linee principali del nostro quadro, non sarà difficile il compierlo nei particolari, e disegnare coll'immaginazione i grandiosi argini
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luminoso, onde esso presenta un aspetto granuloso e reticolato. Le linee nere che trovansi nello spettro solare, conosciute col nome di linee di
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tavola cromografica col prolungamento lucido delle rispettive linee nere. (Vedi Tav. IIIcrom. , fig. 1).
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. Queste stelle hanno delle zone sfumate che realmente non sono decomponibili in linee: gli spettri di questa specie non sono frequenti in chimica e resta a
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stellari paiono rigate, ma queste linee sono semplici variazioni d’intensità simili alle scannellature dell’azoto nello spettro di 1° ordine e non linee
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Esso è formato di zone continue sfumate e di righe lucide brillanti graduate in intensità. Le zone sono indecomponibili in linee distinte nello
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Intorno alla natura di questi spettri concluderemo che lo spettro a colonnato irresolubile sembra dovuto ad ossidi, le linee fine taglienti invece
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misurate le medesime distanze delle linee metalliche sulle righe della stella, e si trovò una coincidenza perfetta in tutte le linee principali del
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Laonde per concludere diremo: «Gli spettri stellari di 1° e 2° tipo hanno linee di assorbimento dovute a vapori metallici come il Sole; quelle di 3
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che fu detta T. Essa comparve improvvisamente di 2a grandezza e diede uno spettro composto delle linee dirette luminose dell’idrogeno C ed F assai
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Parigi ne studiò lo spettro e lo vide formato di linee lucide e di zone oscure. Vi rilevò l’idrogeno, e forse il magnesio, il sodio o l’Elio. Quando
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Del resto è certo che fra le stelle le più minute ve ne sono delle variabili a periodi incerti, e che hanno uno spettro pure a linee lucide. Benchè
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. Queste erano tutte linee brillanti: di più avea alcune zone vive che richiamavano il 4° tipo, ma colla giunta delle linee lucide. Presto però la stella
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«29 novembre. Coll’oculare cilindrico si vede un oggetto superbo e tutto a colonnato. Le colonne parziali sono tutte decomponibili in linee. Tutte le
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(4.5) Verde deciso suddiviso da altre linee fine solite del tipo; questa zona è separata da una forte linea nera assai larga del magnesio (? o
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«13 dicembre. È il massimo di bellezza che possa idearsi, le linee lucide sono più larghe e vive dal lato del rosso. Coll’oculare sferico ordinario
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La stella principale a sta in AR 18h 9m e Decl. − 19° 6', dalla quale partono come raggi le linee az, as, am, ao ecc.
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La nebulosità in alcune regioni del Sagittario è estesa ben più che in Orione, e il fondo chiaro del cielo dà indizio di linee spettrali. La luce di
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B. S. posta in A. R. 17h 55m Decl. − 24° 21', ed essa pure dà linee vive dello spettro. Così pure molte altre delle Nebulose disegnate da Herschel
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se l’equazione teorica generale delle linee di secondo ordine
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Questo calcolo è esposto nei trattati delle linee di second’ordine di varii autori. Vedi, per esempio, Boucharlat: esso poi è applicato nella memoria
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anche quello dell’ellisse vera Questo calcolo è esposto nei trattati delle linee di second’ordine di varii autori. Vedi, per esempio, Boucharlat: esso
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equidistanti, ma solo disposte in linee più lunghe.
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Se le stelle ci appaiono più dense, solo perchè le linee visuali sono più lunghe, come esigeva la prima supposizione di Herschel; la proporzione
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abbiamo trovato traccia di linee lucide, forse anche in essa sono ancora vaste masse gassose agglomerate. Ma per questi studi uno strumento come il
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tutte le direzioni: e noi possiamo penetrare in certe linee oltre i suoi limiti; in altre ci è impenetrabile.
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nelle varie regioni del medesimo: quindi bisogna continuamente spostare l’oculare nel passare da un colore all’altro, onde due linee lontane sono sempre
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3.° Il terzo tipo è quello che si trova nelle stelle ranciate e rosse; esso è formato di linee nere e lucide interpolate a zone o bande scure
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’effetto delle ombre in una colonna scannellata, l’altro formato di linee metalliche nere d’assorbimento. Il prima per la struttura delle zone larghe ha
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4.° Il quarto tipo è assai bizzarro e vario. Potrebbe credersi a prima vista che esso risulti dal terzo sopprimendo alcune delle linee scure. Così
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superiore alla 5a. Esse hanno poche zone delle quali alcune coincidono nei loro limiti con quelle del terzo tipo ed hanno larghezza quasi doppia, le linee
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scure graduate. Alcuni però di questi colonnati stellari sono affatto irresolubili in linee fine, e questi spettri non sono facili a riscontrare in
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5.° Ve ne sono però alcune poche, le quali non entrano in queste categorie, perchè hanno righe semplici isolate, e mostrano linee lucide invece delle
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quella dei canali. Schiaparelli aveva individuato sul pianeta linee scure molto nitide che correvano da certe zone grigio-verdi ad altre zone scure
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complicatissimi di pure linee. Allora si venne a poco a poco svelando il fatto curioso e impreveduto della geminazione dei cosiddetti canali, la quale
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Vedendo certe linee scure e una larga macchia triangolare anch’essa scura nella regione della Syrtis Major, padre Secchi battezzò quella struttura
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Bizantino (1453), l’invenzione della stampa a caratteri mobili (1455, pubblicazione della “Bibbia a 22 linee” di Gutenberg) e la scoperta dell’America
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