6. Dovunque noi ci rechiamo, o camminando per diporto, o viaggiando da una ad altra città, troviamo ostacoli che impediscono il libero espandersi del
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Se noi potessimo staccarci dalla Terra e trasportarci lontan lontano, si da poterne abbracciare collo sguardo insieme, ci riescirebbe agevole il
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poichè esso non ci presenta il suo disco quasi pieno, se non in vicinanza all'altra congiunzione, la superiore, allora quando la sua distanza da noi
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Allorchè noi ci troviamo lontani della retta che va dal Sole a Giove, questo non può nasconderci col suo corpo l’ombra che esso proietta; può
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164. I satelliti di Saturno non hanno per noi quell'interesse che hanno quelli di Giove, perché, la loro distanza e piccolezza ci rendono e rara l
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Gli antichi, illusi da quest'apparenza, per molti secoli credettero ciò che noi pure, ove ci lasciassimo guidare dalla mera apparenza, potremmo
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Ci sono quindi argomenti che permettono di pensare con qualche fondamento; essere l’elio un prodotto del radio; essere la presenza dell'elio nel Sole
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qualunque direzione determinata. È evidente che quelle navi le quali si trovano a destra o a sinistra della nostra strada ci sembreranno muoversi in
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La luce azzurra diffusa del cielo, la quale ci nasconde le stelle e la corona del Sole, è ricca di raggi molto rifrangibili (azzurri), ed è
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, ponendo mente ad un'apparenza che esso ci presenta.
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quale sembra appoggiarsi sul contorno di esso orizzonte, il firmamento ripeto ci abbraccia lunghesso tutto l'orizzonte stesso, ci copre, ci avvolge
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; consideriamola ora nella sua posizione T3 ci persuaderemo senz'altro che quelle stesse stelle B sarebbero visibili solo di giorno e sono in realtà offuscate dal
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valli più o meno anguste; se ci moviamo in paese piano, la vista è circoscritta da alberi, da edifizii, talora anche da cime di montagne che lontane
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Il fatto ci avverte invece che e uno e altro polo celeste durante un anno non mutano punto di posto. Ora come mai questo avviene?
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e simili non vi riusciranno anzi nuovi affatto; ciò malgrado sarà bene che prima di procedere oltre ci intendiamo chiaramente sul loro preciso
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quelli e questo in ciascun emisfero terrestre. Ora ci conviene studiare le conseguenze stesse per rispetto alle stelle.
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rivela il potente influsso col perpetuo oscillare de' suoi oceani; la Luna che, or piena, or falcata, a guisa di specchio ci rinvia i raggi del Sole
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76. In prima luogo, osservando le posizioni della Luna in cielo per parecchie sere di seguito, ci tornerà facile notare due fatti analoghi a quelli
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81. Esaminando la seguente fig. 23 abbracceremo meglio l'insieme di tutti questi fatti, e ci risulterà più evidente la ragione dei medesimi.
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pianura, per pochi e lievi che siano gli accidenti del suolo, ci riesce impossibile di constatarne la curvità; che anzi, in un raggio di 5 o 6 miglia o
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Quando la Luna passa per la massima sua vicinanza alla Terra, il suo disco ci pare un poco più grande che quello del Sole; se allora il suo
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superficie della Luna è così irregolare e variata, che un buon cannocchiale ci mette in grado di discernere sovr'essa distintamente i monti, e gli
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della Terra ci sfuggirebbero se dalla Luna avessimo a guardarle sia pure col più potente dei nostri cannocchiali!
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102. L'osservazione del disco della Luna ci autorizza come ho detto a ritenere sferica la forma del globo lunare. Tale possiamo ritener almeno quella
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Senza pretendere di descrivere per minuto tutte queste capricciose figure, ci limiteremo a scorrere le principali per dare una guida al lettore, che
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dilatarsi delle sue zone di assorbimento. È probabile che le stelle di 4° tipo ed altre stelle ci appaiano piccole per solo assorbimento.
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Ci dispiace che la natura di questo scritto non ci permette maggiore estensione in soggetto di tanta importanza, che da sè solo basta ad ampliare non
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Lo spettroscopio ci ha mostrato l’unità di materia, e le stelle doppie ci mostrano l’unità di forza: la geologia ci apprende le serie immensa di
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Il titolo di questo capitolo è certamente audace: noi non avremmo osato scriverlo se non ci avesse preceduto il Grande Herschel, e dal trattato si
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lasciata da parte la pretensione di scoprire l’intreccio dei sistemi, ci contenteremo d’investigare la loro distribuzione generale; il nostro studio ci
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Tuttavia vi sono certe forme generali che la scienza ha scoperto, e che ci possono dare una idea di un certo ordine nella distribuzione di queste
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1.° Le stelle sono più copiose quanto più ci accostiamo alla Via Lattea ove la densità loro è massima.
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Benchè la risolubilità in istelle distingua la Lattea dalle Nebulose, tuttavia molti pezzi di essa collo spettroscopio ci hanno dato indizio di righe
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innumerevoli sistemi di ordine superiore. La forma di questo enorme ammasso ci è ignota; ma esso rapporto al nostro posto non ha profondità uguale in
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Sono dunque, questi mezzi artificiali, semplici aiuti alla nostra incapacità, ma essi in fondo non ci fanno punto meglio comprendere l
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stessi che lo spettroscopio ci svela nelle ultime Nebulose e nelle atmosfere stellari. Benchè scarso sia il numero di quelli che si sono identificati
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profittando dell’arte e della scienza, ci svela sempre più la grandezza di Dio, e ci fa esclamare col reale Profeta: Che sono magne le tue fatture, o
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fisica celeste che dovremo trattare fra poco, queste ricerche sono interessantissime e quindi ci siamo trattenuti su di esse alquanto a lungo.
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Crediamo far cosa grata ai nostri lettori dando un sunto di questi lavori che non sono ancora compiuti; ma che le nostre forze non ci permisero di
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da questo si possa trar lume per intendere i fenomeni che ci presentano le stelle.
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Lo studio degli spettri ci ha mostrato diversità interessantissime nelle stelle variabili e che ci possono dar la chiave per la spiegazione di questi
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Il Sole essendo pure una stella, ma a noi più vicina e meno inaccessibile, ci fornirà la spiegazione di ciò che avviene nelle altre.
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Gli esposti fatti ci mostrano una grande analogia fra il Sole e certe stelle: è quindi mestieri dare un cenno della costituzione di questo astro per
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Un aereo a grande altezza sembra muoversi lentamente ma ci sorvola in un attimo se vola a bassa quota. Analogamente una stella che rispetto alle
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capace di generare ogni tipo di materia. Per lui il cielo era di natura ignea, il Sole era l’astro più lontano, in mezzo ci sarebbe stata la Luna
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Ci volle di più. Un paio di anni. Il 5 maggio 1933 il New York Times pubblicava un articolo intitolato “Radioonde dal centro della Via Lattea”. In
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Ci volle una donna, Vera Cooper Rubin, anche lei testarda e rompiscatole, per riportare l’enigma della materia oscura nell’agenda degli interrogativi
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radio) che con i loro decadimenti causavano ionizzazione. Di qui l’idea che ci fossero nell’aria radiazioni all’origine della scarica degli elettroscopi
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Dio-centrico mentre la Terra è diavolo-centrica, i cori angelici orbitano intorno a Dio a velocità sempre più alta via via che ci si avvicina a Dio
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’ordinaria dimestichezza nel governare la casa, età media e un animo disposto a sviluppare quelle doti che ancora non ci sono”. Il tono sarebbe più adatto a
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