non fossero naturali. Guardando la carta di Marte disegnata da Schiaparelli in anni di paziente lavoro, Camille Flammarion (1842-1925) scriveva: “se
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dell’universo a grande scala non aveva visto riconosciuti i suoi meriti (né fece qualcosa per farseli riconoscere). A lei pensò nel 1925 il professor
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solo sei anni dopo si decise ad accettarle. Fu tra gli ultimi. Sfidando lo scetticismo di Russell, nel 1925 Cecilia difese la sua tesi di dottorato
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Andromeda per individuare stelle variabili e nove. Da quel cumulo di dati usciranno una classificazione delle galassie (1925) ormai quasi abbandonata e
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cambiò strada e si diplomò in fisica sperimentale all’Istituto di Tecnologia di Zurigo. Nel 1925 emigrò negli Stati Uniti per lavorare al Caltech con
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tridimensionale (tre-sfera). Il primo a sostenere questa tesi fu il matematico tedesco Speiser nel 1925, seguito da Mark Peterson nel 1979. Horia Roman
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