orbita, cioè nelle sue massime digressioni dal Sole. Ne segue ancora che il pianeta sarà visto ora a destra ora a sinistra del Sole, che esso
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sua orbita attorno al Sole; esso presenta al gran luminare sempre a un di presso il medesimo emisfero della sua superficie.
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asse press'a poco coincidente colla perpendicolare al piano dell'orbita del pianeta, e che probabilmente si compie in giorni 224,7 cioè un periodo
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In altri punti dell'orbita, come in C e in D, solo una porzione della parte illuminata del pianeta diventa visibile dalla Terra, ed disco suo in
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Gli elementi dell'orbita di Eros accennano ad un astro il quale si muove nello spazio a grande distanza dallo sciame dei piccoli pianeti, e il quale
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1896. Colle osservazioni del 1896 e del 1898 fu possibile calcolare del pianeta un'orbita abbastanza precisa, e per mezzo delle posizioni di Eros da
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la media distanza di Eros dal Sole è sempre in milioni di chilometri, espressa dal numero 217. Mentre Marte nel punto dell'orbita suo più vicino al
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L'asse intorno a cui Giove ruota è quasi perpendicolare al piano dell'orbita sua. Le conseguenze generali di questo fatto già furono indagate al capo
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161. L'asse intorno a cui Saturno ruota fa col piano dell'orbita in cui esso si rivolge un angolo di 64 gradi e mezzo circa. È un angolo non molto
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Esso si aggira attorno al Sole ad una distanza da esso grandissima, ed in media uguale a 2851 milioni di chilometri; a percorrere la sua vasta orbita
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pianeti ignoti è inoltre inverosimile, perchè nell'orbita di Nettuno non esistono perturbazioni del raggio vettore (distanza del pianeta dal Sole).
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A cagione della grande distanza a cui le comete si allontanano dal Sole quando percorrono la parte più remota della loro orbita allungata, esse
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quella di Olbers con periodo di anni 72,6; quella di Tempel con periodo di anni 33,1. Altre compiono l’orbita loro in intervalli di tempo
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’intera orbita sua, non resta per il momento agli astronomi che vegliare attentamente al suo ritorno di ogni anno, notando numero delle stelle cadenti alle
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conchiudere che dopo il 1866 di molto si è modificata l’orbita percorsa dallo sciame negli spazii interplanetarii, e che le nostre cognizioni sulla
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e numerosissime particelle Nota è la cometa la cui orbita è identica alle orbite percorse dallo sciame delle Leonidi, che produsse le stupefacenti e
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rotazione sua, per chi lo guarda dalla Terra, si fa da sinistra a destra intorno ad un asse quasi perpendicolare al piano dell'orbita terrestre
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249. Un'altra specie di moto proprio stellare, assai degno di considerazione, è quello di una stella, che descrive un'orbita intorno ad un'altra
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che serve di satellite a Sirio descrive la sua orbita intorno a Sirio stessa nel periodo di soli cinquant'anni; la stella α della Corona è composta di
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Sole. Ma a cagione dell'immensa distanza quei sistemi orbitali ci appaiono sotto dimensioni estremamente piccole. L'ampiezza apparente dell'orbita
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In T1 T2 T3 T4, sono segnate quattro posizioni della Terra nella propria orbita: in ciascuna delle quattro posizioni, la porzione della Terra rivolta
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il diametro dell'orbita percorsa dalla Terra attorno al Sole può considerarsi come una quantità trascurabile, come un punto; secondo, perché l’asse
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lo si può per conseguenza spiegare semplicemente come un'apparenza prodotta dal moto della Terra nella sua orbita. Bisogna ricorrere ad un moto
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, cioè di 1" di parallasse annua, ella avrebbe una grandezza quasi quanto è l’orbita di Urano. Ma essa è probabilmente molto maggiore, perchè assai più
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, poichè i nodi dell’orbita corrispondono ai luoghi ove il Sole è in Dicembre e in Giugno: avviene pertanto che in tali stagioni mentre una stazione m ha
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Oltre i metodi precedenti che possono dirsi diretti perchè fondati su fatti sperimentali immediatamente connessi colle dimensioni dell’orbita
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poteva calcolare lo spazio percorso dalla Terra, e quindi il raggio della sua orbita, che misura la distanza dalla Terra al Sole. Assumendo pertanto
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Nettuno dal Sole, quindi l’azione deve essere insensibile. La cometa che ha orbita ellittica più sicura è quella d’Halley che fa il suo giro in 75 anni
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ne ha ancora recata la notizia! L’orbita del più lontano dei nostri pianeti potrebbe appena misurare l’estensione di una Nebulosa planetaria. Che cosa
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rimanevano addietro a guisa di pennacchi curvati verso la parte già descritta della loro orbita. Basta questo fatto per indicare, che la coda I è nel
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Se noi supponiamo, che la deviazione reale del principio della coda dal raggio vettore avesse luogo nel piano dell’orbita della Cometa, siamo
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trovava nel nodo della Cometa, e il 7 era dall’altra parte del piano dell’orbita: arriviamo alla conclusione irrecusabile, che tal deviazione era certamente
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la coda si sia sviluppata fuori dal piano dell’orbita; il piano della sua curvatura iniziale è affatto ignoto, onde diventa impossibile dalla figura
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pezzo di legno, è andato in orbita anche un ritratto dello scienziato. L’albero e la mente responsabili della scoperta della legge di gravità sono
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distanza. Vedendo cadere la mela, si sarebbe domandato se la stessa forza potesse arrivare fino alla Luna trattenendola nella sua orbita. L’accelerazione
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1681. Le misure degli spostamenti della cometa nel cielo permisero ad Halley di calcolarne l’orbita applicando la legge di Newton. La cometa verrà
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’eccentricità dell’orbita terrestre era di 17 millesimi (Keplero l’aveva calcolata in 18 millesimi servendosi di dati meno precisi). Il sistema di Tycho
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La Nasa lo ha celebrato con la navicella “Cassini”, inviata verso Saturno il 15 ottobre 1997 ed entrata in orbita intorno al pianeta il 1° luglio
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, ma non aveva né chioma né coda. La seguì per un po’ di sere constatando che l’orbita pareva quella di un pianeta posto tra Marte e Giove. Il 21
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Nello stesso modo, una stella vicina a noi, se vista da due luoghi sufficientemente distanti come le estremità opposte dell’orbita terrestre
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dell’orbita di Urano e del nuovo pianeta, cioè 16 incognite, e per farlo bisognava tirare a indovinare la distanza e la massa del pianeta sconosciuto.
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prima: l’orbita di Mercurio. Come al solito, lavora su dati di archivio, 397 osservazioni del passaggio al meridiano del piccolo pianeta eseguite all
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Nubi di Magellano, Grande e Piccola, sono due galassie nane in orbita intorno alla Via Lattea ma allora erano considerate semplici ammassi stellari
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. Riconoscimento meritato, perché nella sua tesi di laurea Russell aveva analizzato le perturbazioni esercitate da Marte sull’orbita dell’asteroide Eros.
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ascensore in caduta libera: ancora l’assenza di peso, avrebbe galleggiato come succede oggi agli astronauti in orbita attorno alla Terra. In questa
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Le perturbazioni dell’orbita di Urano avevano suggerito a Le Verrier l’esistenza di Nettuno. Nello stesso modo lievi irregolarità nella traiettoria
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dovuto al fatto che l’orbita della Terra è ellittica e che per la legge di gravità la Terra deve muoversi più velocemente quando è più vicina al Sole e
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. Accontentiamoci di un cenno alle “nuove astronomie” che captano messaggi inaccessibili ai nostri sensi grazie a strumenti in orbita su satelliti
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erano i pianeti veri e propri ma un punto intorno al quale i pianeti descrivevano un’altra piccola orbita circolare, detta epiciclo. Le sfere
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pianeti lungo la loro orbita, e alla fine il suo sistema implicava ben 34 cerchi.
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