Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: fatto

Numero di risultati: 246 in 5 pagine

  • Pagina 2 di 5
può la stessa eclisse essere soltanto parziale. Di questo  fatto  vi darò la ragione valendomi della vicina figura 24.
classificazione fisica delle stelle, tentativo finora non  fatto  da veruno, e che ora appena abbozzato merita grandemente di
la luce secondaria di Venere non potrebbe essere, come nel  fatto  è, un fenomeno saltuario, ed osservabile solo a lunghi
di 6.a grandezza. Per far comprendere in qual modo io ho  fatto  questa stima fotometrica e tutte le altre di tal natura,
errore percettibile, regolare ed uniforme. È questo un  fatto  degno di molta attenzione ed importantissimo, poichè in
e della notte al 22 di marzo e al 22 di settembre sia un  fatto  che si potrebbe anche spiegare supponendo l’asse terrestre
sferico” era uno dei suoi insulti preferiti. Alludeva al  fatto  che il destinatario di questa volgare espressione risultava
capisce perché in questo campo il giovane Newton abbia poi  fatto  molto da sé, come autodidatta. In quegli anni, tra il 1663
ciò l’aiutava il carattere chiuso e ossessivo, che sembrava  fatto  apposta per favorire la concentrazione. Nel 1665 incominciò
costituzione fisica delle nebulose e delle stelle ha  fatto  pensare che le nebulose possono essere comparativamente più
da rispondere che furono necessarie entrambe le cose. Ma il  fatto  che anche Adams sia giunto a indicare coordinate celesti
a vedere quale delle due serie sia conforme alla verità di  fatto  nello spazio celeste. Il saperlo direttamente è
Mentre tutti gli astronomi di tutti i tempi hanno  fatto  le loro scoperte indagando sul 4 per cento del cosmo,
Che cosa significano queste espressioni? Attestano un  fatto  apparente che l'illusione dei sensi, la quale mai da noi si
di Bradley  fatto  a Greenwich ridotto al 1760: è considerato il lavoro che in
della Terra (in realtà è 17,2), mentre Le Verrier aveva  fatto  i suoi calcoli ipotizzando 36 masse terrestri.
giorno di novembre del 1560, come egli stesso annotò. Il  fatto  che gli astronomi avessero previsto con anni di anticipo
agosto 1560, peraltro solo parziale in Danimarca, gli aveva  fatto  sbocciare il desiderio di dedicarsi all’astronomia.
arrivare a dei nuclei quasi sferici. Questo è certamente un  fatto  che è legato ad un principio meccanico teorico importante e
per il disegno e ne conoscesse la tecnica è cosa nota. Il  fatto  che abbia voluto fornire una immagine a colori della Luna
questa cura nel disegno, è curioso notare, come ha  fatto  lo storico della lingua italiana Claudio Marazzini sulla
battezzare queste strutture. Che Galileo non l’abbia  fatto  ci dice la sua fretta nel pubblicare, ma più ancora il suo
isolato per ogni parte, nè sospeso, nè appoggiato.Di questo  fatto  la vera ragione potè darsi solo nel secolo decimosettimo
che da ogni parte dissimetricamente le avvolge, e questo  fatto  ulteriormente osservato e meditato condurrà a scoperte
all’Osservatorio di Juvisy, dove un mecenate gli aveva  fatto  installare un rifrattore Merz da 24 centimetri. Antoniadi
delle nebule è uguale a quello dei gas luminosi. Questo  fatto  importantissimo autorizza ad affermare che le nebule
Ma il carattere che risolutamente decide la questione è il  fatto  positivo che una stella gira attorno all’altra in un’orbita
 fatto  dunque era nuovo e non spiegabile coi moti già noti della
non ha quindi in sé nulla di arbitrario, ma riposa su un  fatto  certo ed indiscutibile.
questa risoluzione non avevamo punto presente il già  fatto  da lui: e fu bene, perchè altrimenti forse non lo avremmo
stesso della coda. Non si è tenuto alcun conto del disegno  fatto  il giorno 22 agosto, il quale, siccome indica il giornale,
siccome indica il giornale, non merita molta fede, e fu  fatto  in fretta fra i buchi lasciati dalle nuvole che invadevano
col moto della Terra intorno al Sole. Di questo  fatto  possiamo procurarci un'altra preziosa prova, osservando le
ne fa 165 e Mercurio ne fa 683, e ciò malgrado che il giro  fatto  da Nettuno sia soltanto 30 volte maggiore di quello della
di allungamento o di accorciamento nell’onda per il  fatto  che nel medesimo tempo esso riceve più pulsazioni o meno
questo  fatto  la vera ragione potè darsi solo nel secolo decimosettimo
a Mileva, che le investì nell’acquisto di tre alloggi. Il  fatto  che a rappresentare Einstein a Stoccolma sia andato un
svizzero. Nel 1896, su pagamento di tre marchi, si era  fatto  rilasciare un documento con cui rinunciava alla
al piano dell'orbita sua. Le conseguenze generali di questo  fatto  già furono indagate al capo 45 del paragrafo IX del
i risultati ottenuti da diverse supposizioni, di cui han  fatto  uso finora gli astronomi con quella che può dedursi dalle
di questa immobilità, è necessario ricordare l’altro  fatto  già accennato dianzi. Questo è che la stella veste bensì
lo spettro atmosferico che va scorrendo sullo spettro fisso  fatto  dal prisma, ed è questa seconda parte che ora rinforza ora
che andrà a far parte dello spettro fisso della stella  fatto  dal prisma.
un libro che è e deve rimanere elementare; qui basta averne  fatto  un breve cenno
E. C. Pickering e che segnano il più importante passo  fatto  della scienza in questo indirizzo. Pickering abbandonò la
Nel 1757, a 19 anni, emigrò in Inghilterra e, dopo aver  fatto  il copista di spartiti a Londra, incominciò a girare da una
dell’Osservatorio di Meudon. Per le sinfonie altrettanto ha  fatto  in Italia il maestro Vanni Moretto.
riflettere il  fatto  che le mappe lunari di Harriot incomincino a essere un po’
nell’attuale Svizzera tedesca. Frank Winkler nel 2003 ha  fatto  notare che la luminosità della stella fu tale da permettere
passati 130 anni da quando Newton aveva  fatto  passare un raggio di luce in un prisma. Nessuno però fino
avverrà in un altro punto P' e tale che mentre la Terra ha  fatto  un giro più l’arco TT', il pianeta non avrà fatto che
Terra ha fatto un giro più l’arco TT', il pianeta non avrà  fatto  che l’arco PP'. I due movimenti possono benissimo
da un osservatore posto sulla Terra, come si sarebbe  fatto  da un osservatore posto sul sole. Così pertanto gli antichi
che la coincidenza sia accidentale e deve ritenersi come un  fatto  fondato in natura: sempre però limitandosi alle stelle in
sul satellite Titano. L’astronomo italiano non avrebbe  fatto  volentieri un viaggio così lungo con il rivale olandese. Si
che la coda I già esistesse fin dal 7 agosto: il disegno  fatto  in quel giorno mostra infatti una curvatura nel medesimo
più indifferente osservatore, e costituisce questo superbo  fatto  la cui spiegazione non è ancora scevra da tutte le
questo un  fatto  che ha portata maggiore di quella che a prima giunta non
in una lega di rame e stagno. La scelta è dovuta al  fatto  che il vetro era molto più difficile da lavorare; inoltre

Cerca

Modifica ricerca