38. I conviventi di fatto hanno gli stessi diritti spettanti al coniuge nei casi previsti dall'ordinamento penitenziario.
50. I conviventi di fatto possono disciplinare i rapporti patrimoniali relativi alla loro vita in comune con la sottoscrizione di un contratto di
59. Il contratto di convivenza si risolve per: a) accordo delle parti; b) recesso unilaterale; c) matrimonio o unione civile tra i conviventi o tra
edilizia popolare, di tale titolo o causa di preferenza possono godere, a parità di condizioni, i conviventi di fatto.
39. In caso di malattia o di ricovero, i conviventi di fatto hanno diritto reciproco di visita, di assistenza nonché di accesso alle informazioni
36. Ai fini delle disposizioni di cui ai commi da 37 a 67 si intendono per «conviventi di fatto» due persone maggiorenni unite stabilmente da legami
del comma 51 deve provvedere entro i successivi dieci giorni a trasmetterne copia al comune di residenza dei conviventi per l'iscrizione all'anagrafe
, commisurata al lavoro prestato. Il diritto di partecipazione non spetta qualora tra i conviventi esista un rapporto di società o di lavoro subordinato».
, sposati, divorziati o conviventi che essi siano. Se ne deduce infine la decisa trasformazione del diritto di famiglia, che diviene diritto della
processo adottivo. In prospettiva "de jure condendo" viene criticata la posizione che esclude la possibilità di adozione da parte di coppie conviventi
significato del concetto di "ordine pubblico". Il progredire del fenomeno delle "new families" e le impellenti necessità dei conviventi impongono
La convivenza è fatto dal quale derivano, in capo ai conviventi, reciproci doveri morali e sociali, che assumono rilevanza giuridica in forza
L'A. analizza l'incidenza che il fenomeno delle unioni di fatto omosessuali ha avuto sui rapporti instauratisi tra uno dei due conviventi ed i figli
conversione in adozione piena pure nelle ipotesi in cui il minore sia stato affidato a persone singole o a coppie conviventi, anche omosessuali; dall'altro
di libertà compiuta dai conviventi, si limita alla positiva attribuzione di taluni diritti, in un quadro di tutele minime, offrendo poi la
"Bonus" mobili per le unioni civili e detrazione dei lavori di ristrutturazione per i conviventi
parti di un'unione civile. Inoltre ha ritenuto che i conviventi "more uxorio" possono considerare in detrazione le spese di ristrutturazione sostenute