Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

ITTIG

Risultati per: abbandonata

Numero di risultati: 5 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Violenza e famiglia: attualità di un fenomeno antico - abstract in versione elettronica

162633
Bertolino, Marta 1 occorrenze
  • 2016
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

Ma il nostro codice penale del 1930, se per un verso, grazie al movimento internazionale di riforma, ha subito modificazioni tali da renderlo adeguato alla moderna concezione, personalistica, della famiglia, per altro verso mantiene delle disposizioni che rappresentano il retaggio di una concezione autoritaria della famiglia, non solo storicamente e culturalmente superata ma che in altri rami del nostro ordinamento è stata ampiamente abbandonata. Con la conseguenza di un sistema penale non sempre all'altezza dei compiti preventivi che gli competono nei confronti di un fenomeno, quello della violenza domestica, considerato ormai nel dibattito internazionale un problema sociale. E le indagini empiriche relative sembrano confermare questa presenza massiccia e trasversale della violenza intrafamiliare, che è registrata a livello mondiale. Con l'obiettivo più realistico, rispetto a quello della eliminazione, del contenimento di questa forma di violenza attraverso strumenti di prevenzione e non solo di repressione, diversi Stati si sono dotati di una rete di interessanti disposizioni, che possono rappresentare un modello di intervento anche per il legislatore italiano. Quest'ultimo, infatti, dovrebbe impegnarsi per una riforma del codice penale sistematica e organica e che anche nella materia di nostro interesse è fino ad ora mancata.

IMU-TASI e legge di stabilità 2016: una "service tax" ancora molto "mascherata" - abstract in versione elettronica

164177
Bernabei, Guglielmo; Montanari, Giacomo 1 occorrenze
  • 2016
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

La definizione di una autentica forma di "service tax" sembra abbandonata e il tutto si conclude con l’abolizione del prelievo sull’abitazione principale e con l’abolizione dell’IMU agricola. Non siamo dinanzi alla soppressione totale della TASI, che si continua ad applicare sugli immobili diversi dall’abitazione principale, venendo meno quel collegamento con il costo dei servizi indivisibili forniti dai comuni, i cui primi utilizzatori sono sicuramente i titolari di abitazione principale. L’indeterminatezza nella quale sembra essere posta la materia dell’imposizione patrimoniale immobiliare, dall’annosa questione riguardante la modificazione dell’imposta datributo sul patrimonio a contropartita sui servizi offerti, rende opportuno ripercorre le tappe delleinnovazioni normative dell’ultimo biennio.

Tributi locali comunali e modelli di "local tax" a confronto - abstract in versione elettronica

165557
Bernabei, Guglielmo 1 occorrenze
  • 2016
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

La definizione di una autentica forma di "service tax" sembra abbandonata e il tutto si conclude con l'abolizione del prelievo sull'abitazione principale e con l'abolizione dell'Imu agricola. Ne consegue che la necessità di risorse stabili da parte degli enti locali richiede un ripensamento generale delle modalità di finanziamento. In questo lavoro si argomenta sul concetto di "Local Tax" e si presentano alcune ipotesi di possibile articolazione.

Concorrenza sleale degli ex dipendenti e risarcimento del danno non patrimoniale alla società - abstract in versione elettronica

166239
Conti, Alessandra 1 occorrenze
  • 2016
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

In particolare, nella trattazione che seguirà, si percorrerà l'iter giurisprudenziale del risarcimento del danno non patrimoniale, fino a volgere l'attenzione al noto principio di diritto secondo il quale: la condanna al risarcimento del danno non patrimoniale si fonda autonomamente sia sulla violazione di un bene di rilevanza costituzionale, qual è, nel caso di specie, la libertà di iniziativa economica privata (lesa, in seguito al compimento di atti di concorrenza sleale posti in essere da due ex dipendenti della società attrice, tramite la trasmissione di un "file" ad un'impresa concorrente), di per sé sufficiente a fondare la condanna, sia sulla sussistenza di un illecito penale. Nella trattazione, verrà posto in evidenza il noto principio, oramai consolidato in giurisprudenza e confermato dalla Corte di cassazione nella sentenza di seguito commentata, in base al quale è pacifico che l'illecito possa essere dimostrato anche attraverso presunzioni semplici e di tipo probabilistico. Nel caso di specie, la condotta professionalmente scorretta dei due ex dipendenti si presta a rivestire i caratteri del reato di "Accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico" (art. 615 ter c.p.), tuttavia, la risarcibilità del danno non patrimoniale (art. 2059 c.c.), secondo i Giudici di Legittimità, non richiede necessariamente che il fatto integri in concreto un reato essendo sufficiente l'astratta previsione del fatto quale illecito, ossia idoneo a ledere l'interesse tutelato dalla norma. Infine, nel commento di seguito riportato, verrà confermato oramai il principio, asserito peraltro in questa sentenza, secondo il quale è oramai abbandonata l'idea del primato della funzione giurisdizionale penale in qualsiasi altra sede. Non è più necessario il passaggio in giudicato della sentenza penale di condanna, è sufficiente l'astrattezza del fatto come illecito per potere il Giudice civile accertare la sussistenza dell'illecito ed emettere in seguito (eventualmente) condanna al risarcimento del danno non patrimoniale.

Imposta sui vincoli di destinazione e giudice-legislatore: errare è umano, perseverare diabolico - abstract in versione elettronica

167653
Stevanato, Dario 1 occorrenze
  • 2016
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

Anziché dare ascolto alle univoche critiche della dottrina, la Corte si è per ora trincerata sulle proprie posizioni, preferendo difendere una tesi palesemente illogica e insostenibile, che prima o poi dovrà essere abbandonata. Come peraltro hanno capito i giudici di merito, accortisi del "baratro" argomentativo in cui si è infilata la Suprema Corte, e giustamente non disposti a seguirla.

Cerca

Modifica ricerca

Categorie