tali lenti "biologiche" il dibattito in corso sugli assetti di governo delle grandi banche popolari italiane.
le diverse lenti d'ingrandimento offerte dalle singole discipline (semiotica, sociologia, storia, diritto, etica) si integrino l'una con l'altra
. 18 della legge n. 300 del 1970 soprattutto con le lenti della giurisprudenza della Corte Costituzionale, sottolineando alcuni profili di
interpretazione dell'articolo 30 del codice meno rigida con l'obiettivo di leggere gli elementi di specialità dello stesso attraverso le "lenti" del
comparato, visto attraverso le lenti dei lavori della Commissione sul diritto di famiglia europeo (CEFL), e potrebbe offrire alla Corte la possibilità di
’occhio e delle lenti. Sottolineature del testo e appunti a margine dimostrano che Galileo lesse attentamente le pagine dedicate al telescopio con oculare a
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quindi anche nelle lenti). Con un prisma suddivise la luce solare nello spettro dei suoi colori e per raggiungere il numero sette, carico di significati
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molto più maneggevole dei cannocchiali a lenti dell’epoca: aveva un’apertura di 3,5 centimetri e una lunghezza focale di 15. Ingrandiva, scrisse, “di
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nota come “divisione di Cassini”. Parte del merito va alla qualità delle lenti di Giuseppe Campani, l’ottico romano a cui si mantenne sempre fedele
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, escogitò tecniche per ottenere specchi sferici e parabolici per telescopi e lenti coperte da una pellicola di argento per osservare il Sole senza
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saremmo arrivati a esplorare direttamente il pianeta che lui scrutava con grande fatica attraverso le lenti del suo telescopio. Il primo successo nell
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strumenti filosofici” di Monaco non si limitò come Wollaston a uno sguardo distratto. Durante le sue ricerche per migliorare la qualità delle lenti, nella
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le righe spettrali erano un fenomeno connesso alla luce e non al vetro dei prismi o delle lenti, e gli bastò per dare il suo nome a quelle bande ora
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grande scala, i buchi neri, le lenti gravitazionali. Con i suoi contributi alla meccanica quantistica fornì gli strumenti per decifrare il microcosmo
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luci in cielo”. Oggi conosciamo centinaia di «lenti gravitazionali» ben più potenti del Sole, e ci servono da telescopi naturali per concentrare la
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Nel 1937 propose di usare gli ammassi di galassie come lenti gravitazionali. Sembrò una follia. Neppure Einstein credeva alla possibilità di
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lento girotondo delle stelle intorno alla Polare. A 10 anni si procurò delle lenti e le fissò in un tubo di cartone che aveva contenuto un rotolo di
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A sancire la vittoria della Rubin vennero le lenti gravitazionali. Secondo la relatività generale la materia curva lo spazio. L’eclisse totale del
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la Luna un tubo chiuso alle estremità da due lenti, un cannocchiale che aveva costruito con le sue mani. Lo spettacolo lo riempì di meraviglia. La
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I telescopi a lenti (rifrattori) ebbero un miglioramento decisivo con l’invenzione dell’obiettivo acromatico (dal greco, “senza colori”, cioè senza l
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I progressi del telescopio all’inizio furono modesti. Si incominciò a migliorare la qualità delle lenti usando vetri privi di difetti e lavorando più
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Mersenne nel 1636 e lo scozzese James Gregory nel 1663. Per un paio di secoli gli specchi faticarono a competere con le lenti perché era difficile
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saputo di certi strumenti che combinando lenti diverse avvicinavano gli oggetti. A Parigi avevano un discreto successo come giocattoli, curiosità da
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un tubo di piombo, alle cui estremità applicai due lenti, ambedue piane da una parte, dall’altra invece una convessa e una concava; accostando poi l
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L’origine del telescopio è incerta. Babilonesi e antichi egizi conoscevano già l’uso delle lenti di ingrandimento. Seneca usava una sfera piena di
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Il napoletano Giambattista Della Porta nel libro Magia naturalis del 1589 parla di lenti concave (negative), che mostrano nitidamente gli oggetti
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che, giocando con delle lenti, dicevano di vedere ingrandita una banderuola sopra una chiesa poco distante. Il suo contributo si sarebbe limitato a
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Galileo si procurava le lenti da maestri vetrai scegliendo con cura quelle meglio riuscite. Talvolta le lavorava anche in proprio. A chi gli ordinava
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Nel 1992 Greco, Molesini e Quercioli analizzarono le lenti attribuite a Galileo con gli strumenti più sofisticati oggi disponibili. Esaminati con l
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Keplero, vero destinatario dell’enigma, non riuscì a trovarne la chiave. Anche lui aveva iniziato a usare il telescopio, ma con gli occhi e le lenti
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