L’abiura gli valse la mitigazione della pena. Finì agli arresti domiciliari prima all’ambasciata di Toscana a Roma, poi presso l’arcivescovo di Siena
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In ginocchio davanti ai cardinali Galileo è costretto all’abiura: “ ...con cuor sincero e fede non finta abiuro, maledico e detesto li suddetti
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correzioni e riportati i testi della condanna e dell’abiura. È la prima tappa di una lenta riabilitazione ancora oggi incompleta e ambigua. Nel 1757 viene
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affermazioni a favore del moto della Terra ed è costretto all’abiura.
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