distinguo rispetto sia all'obbligo di diligenza e al dovere di obbedienza, sia all'obbligo di fedeltà, per concludere che il richiamo agli artt. 1175 e
luce dei principi enunciati negli artt. 1175 e 1176 c.c., offre uno spunto per riflettere sulla delicata questione dell'estensione di tali obblighi e
romani. Nel 1050 il benedettino Ermanno lo Storpio descrisse costruzione e uso dell’astrolabio. Nel 1175 a Toledo Gerardo da Cremona curò una traduzione
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