enunciate o promesse durante la conclusione del contratto. In altre ipotesi, infine, il "dictum promissumve", pur non vincolante sul piano della
" al "dictum" del giudice di prima istanza. Definiti i caratteri generali dei due tipi di pronuncia di secondo grado, di riforma o di conferma
difetto di querela. Il "dictum" si allinea alle posizioni espresse durante la vigenza del codice Rocco e all'indirizzo dottrinale più tradizionale, ma
del divieto di conversione dei contratti a termine in contratti a tempo indeterminato al pericoloso "obiter dictum" sugli scatti biennali da
dictum" di Corte cost. sent. 8 ottobre 2012, n. 230
", in una pronuncia che in realtà sembra trascendere dai rigorosi ambiti del "dictum" giurisdizionale. Emergono comunque, al di là degli eccessi e
precedente ha accertato l'inefficacia ("recte" nullità) del suddetto vincolo ove sia racchiuso in un atto di ultima volontà. L'A. critica il "dictum