" per le qualità della cosa falsamente o erroneamente "dictae aut promissae" era ricondotta nella maggior parte dei casi all'ambito dell'inadempimento
accoglimento. I dubbi sono avvalorati dalla presenza di alcune sue decisioni in tema di "interdictum quod vi aut clam" che sembrano escluderla, a
principio del divieto di abuso del diritto. Il cuore della pronuncia segue uno schema argomentativo ''aut aut'': è un pendolo che oscilla tra l'elusione
, ma anche degli amici comuni. A costoro non poniamo l'aut aut «o me o lui/ lei»: lasciamoli liberi di continuare a frequentare la persona che non amiamo
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