controtendenza con altri recenti interventi normativi che sono stati volti a rafforzare proprio quella specifica funzione (si pensi all'integrazione
sostanzialmente normative: si pensi all'ormai dilagante potere di ordinanza soprattutto in materia di protezione civile.
mancano aree o settori di attività in cui la violazione di interi complessi di norme ha un'incidenza significativa (si pensi alle norme in tema di
ironiche o caricaturali di una posizione di particolare prestigio, come evidenzia particolarmente la letteratura russa, da Gogol a Dostoevskij (ma si pensi
bioetiche e biogiuridiche sollevate dalla fecondazione artificiale eterologa (si pensi al diritto del figlio all'unitarietà delle figure genitoriali), ma
del beneficio dipendenti dai differenti regimi di tassazione cui può essere assoggettata la società (si pensi alla trasparenza fiscale, al consolidato
effettiva efficacia dirimente. In tema di sanzioni - si pensi al commissariamento dell'ente - vi è il problema delle conseguenze di un provvedimento
a) Testamento e fatto illecito: rapporti generali. I rapporti tra testamento e illecito aquiliano sono maggiormente intensi di quanto non si pensi
contrattuale. Si pensi, ad esempio, al consumatore che si pone in posizione di strutturale debolezza rispetto al professionista. Il contratto asimmetrico
di un rigore; ✓ le serate tra maschi non sono necessariamente un ritrovo per cacciare; ✓ è possibile che lui non la pensi come voi; ✓ è possibile che
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della sposa provveda alle carrozze, tre o quattro: che distribuisca le mance ai portieri municipali: che pensi, naturalmente, a ogni ammennicolo. Se
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di salire più su nell'albero del sapere, frequentando corsi complementari o di perfezionamento? Si pensi che la classe signorile ha un mandato da
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visitando un museo di arte antica nelle sale in cui non c’erano capolavori già noti: si pensi solo che il Louvre di Parigi ha deciso di organizzare
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Minimalismo e il Concettualismo; sia attraverso un operare comune che nasconde l’apporto del singolo a favore della collettività. Si pensi alle prime
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statue di Stalin e Lenin a quelle di Saddam Hussein e Gheddafi. Si pensi anche alla forza iconica e catartica di un gesto come lo smantellamento del
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decorativa e acquistano nuovo valore in chiave esegetica. Si pensi ai vasi antichi che Ai Weiwei usa come fossero ready made sottoponendoli a vari
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nazione, di etnicità, di rapporti interstatali. Si pensi, ad esempio, alla nuova lettura della storia del cinema nazionale che Ming Wong propose nel
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In molti casi quello che ha reso più stringente l’aspetto politico delle opere è stato proprio il legame con le vicende individuali: si pensi alla
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», perché più vicina al lavoro meticoloso e scarno di un impiegato che all’attività creativa di un artista. Si pensi, ad esempio, a Mei Bochner, che, nel
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Il fotomontaggio portava facilmente verso risvolti politici: si pensi al Dadaismo berlinese e alla capacità dei suoi promotori, tra cui George Grosz
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di uso comune si pensi alla nota Testa di toro (1943) che ricavò dall’unione di un manubrio e di un sellino di bicicletta. Ricordiamo Anthony Caro
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usata - si pensi all’arte cinetica, centrata su opere che contenevano motori, oppure alla stessa Arte Povera, che si è distinta per i materiali
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artisti che si riprendono il ruolo di primi anelli e protagonisti del sistema. Ed è vero. Chiunque pensi che un artista vale l’altro, e che si possono
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che è anche l’unico modo per renderla indimenticabile. Si pensi a L’Informe, curata al Centre Pompidou da Yve-Alain Bois e Rosalind Krauss nel 1996 e
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impegnate e altre di cassetta. Si pensi alla mostra The Art of the Motorcycle al Guggenheim Museum di New York nel 1998, con allestimento disegnato da Frank
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contraria alla mercificazione. Si pensi che Bas Jan Ader, artista olandese che fu un ribelle già dagli anni di scuola, secondo il suo compagno di studi Ger
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romantico in Inghilterra, e in Germania con Friedrich. Passando al Novecento, anche qui non si scappa. Si pensi al Cavaliere azzurro, al Ponte, al
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