apolidia morale, uno stato in cui ancora non sono riconosciuti al bambino nato pieni diritti. Due sono i motori di questa incertezza: un'estensione al
reputazione della madre di un bambino deceduto in un pozzo in un noto episodio di cronaca degli anni '80), gli Ermellini non potrebbero tuttavia essere
caso in cui, al momento della nascita, il bambino sia stato riconosciuto dalla sola madre e, pertanto, gli sia stato attribuito il cognome della
Adozione e diritto del bambino di mantenere i pregressi rapporti significativi
avere come scopo prevalente il benessere del bambino ed in questo senso consente già spazi interpretativi che potrebbero tuttavia essere maggiormente
condominio, nell'ipotesi di uso illegittimo di un bene comune. La fattispecie analizzata riguarda i danni subiti da un bambino inciampato su alcuni blocchi
bambino; all'accertamento di stato, con particolare riferimento alla disciplina degli atti di stato civile dopo il c.d. "pacchetto sicurezza"; al
Nell'ambito delle problematiche relative alla "nascita indesiderata", l' A. analizza i fondamenti dell'azione intentata avverso i medici del bambino
responsabilità sanitaria per erroneo trattamento medico prenatale, riconoscendo il diritto al risarcimento ai genitori ed al bambino, ma non per i danni
aveva un'indifferenza, un'indifferenza... Erano piú di tre mesi che stavo con lui, e mi sono accorta che aspettavo un bambino.
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giorni e io camminavo molto, giravo le strade sotto il sole, perché speravo che se camminavo e mi stancavo, mi andava per aria il bambino. Ma i giorni
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in bagno, e mi lavavo la faccia con l'acqua fredda. Poi tornavo sul letto, e mi rimettevo a piangere. Il bambino, adesso ero sicura che l'avevo
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pensiamo, col bambino, cosa puoi fare. Se vuoi tenerlo, ti aiuterò io a tirarlo su, perché io tanto ho l'utero retroflesso, e non posso avere bambini. E
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cosí! E come farai con un bambino? E io dicevo: Ma se ho abortito! Lei diceva Sí, hai abortito, va bene, ma un'altra volta che ti succede come farai
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Sí. La portinaia la usava per coprire la carrozzina del suo bambino. Ma è pulita. Gliel'ho fatta pulire con la spugna.
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San Cristoforo: L’iconografia presenta un uomo dalla statura gigantesca che tiene sulle spalle un bambino; ha il corpo parzialmente immerso nelle
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, poggiando le braccia sulle sue ali; nel secondo è invece raffigurato come un bambino atterrito e piangente, sollevato con violenza dall’aquila che
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circensi, disposta accanto al trono di Romolo, colto nell’atto di impartire l’ordine di rapimento (figura 97). A sinistra, vicino ad un bambino piangente
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Alcuni esempi di riferimento sono: • il dipinto Ghirlanda di fiori con Madonna e Bambino, eseguito assieme ad Erasmus Quellinus, conservato nella
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MADONNA IN MAESTÀ: È una iconografia di origine bizantina: la Vergine appare in trono, circondata da Angeli, e tiene sulle ginocchia Gesù Bambino
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Il termine sacra conversazione si riferisce al “colloquio muto”, fatto cioè di soli sguardi, tra la Vergine, il Bambino e i Santi. In genere la
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Accade così che il Bambino, prima di allora completamente vestito, comincia ad essere raffigurato con le gambe scoperte, come possiamo apprendere
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Il Bambino è raffigurato in diversi atteggiamenti e uno dei più frequenti è quello di toccare il mento della madre.
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Nel caso di Gesù Bambino, la cui figura è una simbiosi di umano e div ino, il gesto serve a configurare l’idea di Gesù figlio di Maria ma al tempo
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Con il passare del tempo si arriva a rappresentare il Bambino completamente nudo, concentrando l’attenzione sugli attributi genitali, per
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Nella Sacra Famiglia con Santa Barbara e San Giovannino di Paolo Veronese, conservata agli Uffizi (figura 7), il Bambino tocca il proprio sesso
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seconda il Bambino giace addormentato sulle ginocchia della madre, richiamando il tema della Resurrezione (il sonno è il simbolo di una morte
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In alcuni dipinti il Bambino è intento a mangiare dell’uva, simbolo di Passione o di Resurrezione, a seconda che sia nera o bianca, come possiamo
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Nell’arte nordica, nelle mani del Bambino, può apparire un’arancia2, in sostituzione della mela, per simboleggiare il peccato originale.
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MADONNA CHE LEGGE CON IL BAMBINO: In diverse opere del Quattrocento e del Cinquecento la Madonna è rappresentata nell’atto di leggere; il libro o i
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Simbolismo dell'HORTUS CONCLUSUS: Nell’iconografia della Sacra conversazione o della Madonna con il Bambino può apparire sullo sfondo un giardino
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ad esempio la viola, oppure la margherita, come simboli di umiltà che sono riferiti a Gesù Bambino ed alla Vergine.
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MADONNA CHE ALLATTA IL BAMBINO o MADONNA DEL LATTE: È forse il tipo di iconografia pili antica (il primo esempio si trova nella catacomba di Santa
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In genere l’immagine di San Giuseppe rimane un po’ isolata rispetto a quelle della Vergine e del Bambino. Tra le poche varianti possiamo ricordare la
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MADONNA COL BAMBINO E SAN GIOVANNINO: È un'iconografia che comincia ad affermarsi nel XVI secolo: il San Giovannino è colto in atto d’adorazione o di
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È nel XV secolo che cominciano ad apparire delle varianti, e tra queste quella più importante riguarda il Bambino, che non è più nella mangiatoia ma
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San Luca e San Matteo. Nella scena gli elementi sono più o meno gli stessi: la capanna; il bue; l’asino; il Bambino sulla mangiatoia; la Vergine; San
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Vangeli apocrifi. La Vergine viene rappresentata in groppa ad un asino ed ha tra le braccia il Bambino, mentre San Giuseppe tiene per la cavezza l
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le braccia il Bambino a sua volta addormentato. Come abbiamo già avuto occasione di dire il sonno richiama il simbolismo della Resurrezione
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Nel dipinto di Patinir la Vergine seduta tiene tra le braccia il Bambino, accanto un grande albero, mentre San Giuseppe appare un po' discosto, come
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figura del Bambino che fugge inorridito a destra. Inoltre, alla staticità della scena riguardante la Trasfigurazione, Raffaello, contrappone la
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). Questo gesto si ricollega a quello compiuto da Gesù Bambino (Sacra Famiglia con Santa Barbara e San Giovannino di Paolo Veronese) che simboleggiava l
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