, rappresentata in basso a destra; l’aratore, il pastore, rimangono indifferenti di fronte alla tragedia di Icaro, mentre la natura si mostra in tutto il
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fedeltà nei confronti della natura. Nel Quattrocento saranno i fiamminghi a determinare un vero e proprio stile del ritratto, a figura intera, con la
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alludere al “pubblico ufficio”; oppure un sommario spunto paesaggistico per richiamare la natura.
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natura di individuo collerico, facendo passare in secondo piano l’aspetto ufficiale della scena (figura 110). L’incarnato rosso, il camauro rosso, la
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La tendenza è quella di idealizzare la natura, con un paesaggio che si allontana sempre di più dalla realtà, una sorta di giardino delle delizie in
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Nel XV e nel XVI secolo la natura serve spesso a sostanziare una allegoria morale, determinando il modello di “paesaggio moralizzato”. In questo caso
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dove il paesaggio e la figura sono un continuum, senza stacchi, tesa ad esaltare la natura come madre cosmica di tutti gli eventi che appartengono
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122). Il paesaggio di Turner anticipa quello dei pittori impressionisti, dove la natura è colta nell’apparenza legata all’attimo della percezione
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Il “paesaggio simbolista”, quale quello rappresentato da Gustave Moreau e Odilon Redon, è animato da una natura misteriosa, a volte aspra e rocciosa
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La natura descritta da Moreau nella composizione Edipo e la Sfinge, conservata nel Metropolitan Museum di New York, è arida, pietrificata, con un
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Il “paesaggio cubista” nasce dall'esigenza di cogliere l’aspetto strutturale esprimendo la natura in una sintesi forma-colore, che richiama il famoso
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si servivano di più modelli, traendo il meglio da ognuno di essi. Gli spunti per rappresentare la natura andavano ripresi dal vivo e “ordinati”; in
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Nella pittura romana la natura morta conserva il suo carattere illusionistico e spesso appare sotto forma di affresco, mosaico, o “quadro appeso
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Nel XV secolo la natura morta venne utilizzata anche nell’arte dell’intarsio, come possiamo apprendere visitando lo studiolo di Federico da
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Bisogna aspettare però il XVII secolo perché la natura morta acquisti una sua autonomia, come genere, e ciò avviene nella pittura olandese, dove il
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nell’ambito del tema “natura morta” per il modo realistico, lenticolare, con cui sono indagati tutti gli elementi del genere. Velasquez amava moltissimo
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bellissimo dipinto di Willem van Aelst, Natura morta con volatili abbattuti e strumenti da caccia, conservato nei Musei di Stato di Berlino, risponde
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Un altro aspetto della natura morta è relativo alla rappresentazione allegorica dei cinque sensi, dove tutti gli oggetti dipinti hanno il compito di
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Quello delle tavole imbandite è uno dei modi più ricorrenti con cui viene affrontato il genere della natura morta, forse anche quello più appagante
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Il tema della natura morta con figure e strumenti musicali era già stato affrontato da molti artisti nel Quattrocento e nel Cinquecento, basta il
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un sauro (il male); in questo caso la natura morta è usata come allegoria della “vanitas”, ossia della caducità dell’esistenza. La natura morta del
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evidenziato questo segno, confermando il simbolismo a cui abbiamo testé accennato. Un esempio di questo genere lo possiamo trovare nella Natura morta con
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del tempo. Un bell’esempio ci viene offerto dalla Natura morta con libri, di un anonimo artista spagnolo, conservata nei Musei di Stato di Berlino, dove
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È il caso più singolare di natura morta, dove una immagine sacra, in genere riprodotta all’interno di una cornice, è circondata da serti di fiori a
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neoplatonico Plotino (204-279 d.C.) il quale teorizzava questa continuità per simboleggiare l’armonia della natura come espressione del divino. Non
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. Raramente è possibile trovare in natura il nero totale e la sua percezione è basata su un meccanismo di contrago, avendo bisogno della presenza di altri
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colore del Santo della Vergine, regina del paradiso. In natura sono pochi i minerali dai quali si ricava: il turchese, l’azzurite e il lapislazzuli
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Nell’antico Egitto la sua natura contraddittoria era già codificata; Osiride, la divinità della morte e della vegetazione, veniva raffigurata con l
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sostanziale la natura: terra, alberi, mammiferi. Gli viene attribuito il potere di evocare sensazioni di sicurezza e di comodità ed è associato a immagini
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Sul versante opposto la mimesi dell’arte etrusca o della Roma repubblicana, dove la fedeltà alla natura significava anche raffigurare i difetti
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È il modello messo in pratica, con le dovute differenze, molti secoli dopo da Caravaggio, il quale affermava di avere come unico maestro la natura
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natura, viceversa se ne allontana, per crearne una parallela, più adatta alla sua visione del mondo.
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individuabili sono: • Tema religioso • Tema storico-mitologico • Ritratto • Paesaggio • Natura morta • Nudo
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Croce e infine nel gheriglio la natura divina di Cristo.
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L’immagine, che serve a simboleggiare la natura umana di Cristo, può arrivare ad assumere un carattere sostanzialmente profano, come possiamo
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giocare con Gesù, per sostanziare, a seconda dei casi, la natura divina o la natura umana del Cristo come possiamo vedere nella Sacra Famiglia
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deposto in terra, per simboleggiare la natura umana di Cristo.
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, Marco e Matteo, si riferisce al momento in cui Gesù manifestò la sua natura divina ai discepoli Pietro, Giacomo e Giovanni. Dopo averli condotti in cima
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livello più basso è quello della natura, espresso con delle pianticelle fiorite; il livello intermedio simboleggia l’umano, con le figure distese: il
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Rispetto alla iconografia tradizionale, Caravaggio, aggiunge una quarta figura, l’oste che compare a sinistra. Molti degli elementi della natura
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