Duccio nella storietta del retro della Madonna in Maestà, conservata nel museo dell’Opera del Duomo, lo rappresenta con il vessillo, mentre il Beato
critica d'arte
Pagina 100
la Vergine sono in piedi con lo sguardo rapito verso il cielo (figura 47).
critica d'arte
Pagina 101
Bisogna notare che per suggerire la profondità spaziale, Raffaello dispone il sarcofago in modo che lo spigolo punti in direzione del riguardante.
critica d'arte
Pagina 105
Porta in primo piano il gruppo della Crocifissione, rovesciandone lo schema, e aggiungendo il personaggio che tira la fune per sollevare la Croce; lo
critica d'arte
Pagina 109
’ennesima vittima designata, ed in seguito lo avrebbe ucciso dietro la promessa della conversione in massa degli abitanti della città.
critica d'arte
Pagina 116
svolgono il loro compito con grande senso del dovere e accuratezza, senza tradire alcuna emozione; il santo che ha lo sguardo rivolto verso il
critica d'arte
Pagina 117
Lo stesso Mantegna dipingerà una seconda volta il tema caricandolo di ulteriori simbolismi, come possiamo vedere nel San Sebastiano della Ca’ d’Oro a
critica d'arte
Pagina 118
Qui il delicato chiarore che filtra dalle fronde del giardino rischiara lo splendido corpo della donna, mentre le immagini dei vecchi sono
critica d'arte
Pagina 120
testa, da cui però distoglie lo sguardo; i due personaggi che le sono accanto, una donna avanti negli anni ed un giovane, guardano con attenzione.
critica d'arte
Pagina 127
Sant'Erasmo: Santo martire che ha come attributo un argano riferito al suo martirio: i suoi carnefici lo sventrarono, avvolgendo poi le sue viscere
critica d'arte
Pagina 131
Sant'Eustachio: L’iconografia lo presenta come soldato, perché secondo la tradizione era un ufficiale dell’esercito romano ai tempi di Traiano; ha
critica d'arte
Pagina 132
davanti alle labbra, per simboleggiare la punizione divina che lo aveva reso temporaneamente muto perché non aveva creduto all’annuncio dell’Arcangelo
critica d'arte
Pagina 134
Visione di profondità: La composizione si sviluppa su diversi piani e quindi lo spazio viene rappresentato.
critica d'arte
Pagina 14
lo scambio dell’anello. Iconologicamente la storia di Amore e Psiche vuole significare l’aspirazione dell’anima ad unirsi al desiderio, per trovare
critica d'arte
Pagina 140
La dea Atena aveva inventato il flauto a doppia canna, ma trovando sconveniente che suonandolo le si gonfiassero troppo le guance lo gettò via; il
critica d'arte
Pagina 141
personaggi, con colori cupi rischiarati da improvvisi colpi di luce. Il sileno è appeso per le gambe ad un albero; mentre due uomini lo stanno scorticando
critica d'arte
Pagina 142
da Venere e da Persefone (Proserpina) che se lo contendevano aspramente, al punto da rendere necessario l’intervento di Giove. Quest’ultimo stabilì il
critica d'arte
Pagina 151
Ercole e il cinghiale di Erimanto: Sul monte Erimanto viveva un terribile cinghiale che devastava il territorio e impauriva gli abitanti. Ercole lo
critica d'arte
Pagina 162
poggiato sulla sua clava osserva lo scorrere delle acque ai suoi piedi.
critica d'arte
Pagina 162
vezzosamente lo stilo alle labbra, per scimmiottare l’atteggiamento delle gran signore.
critica d'arte
Pagina 167
che lo seguiranno.
critica d'arte
Pagina 168
Il ritratto di Eleonora col figlio Giovanni, dipinto dal Bronzino, rientra nel primo tipo: qui tutto serve ad evidenziare lo status della donna
critica d'arte
Pagina 170
Il ritratto di Pietro Aretino, conservato nella Galleria Palatina, a Firenze, rientra nel secondo tipo. Tiziano, che lo ha dipinto, ha cercato di
critica d'arte
Pagina 170
Nei pochi ritratti dipinti anche Caravaggio ricerca la comunicazione: i suoi personaggi ci guardano, come il Papa di Velasquez, ma lo fanno con lo
critica d'arte
Pagina 177
cezanniana, crea un tessuto pittorico fatto di semplici volumi colorati, con il risultato di identificare la forma con lo spazio (figura 127).
critica d'arte
Pagina 192
Il meccanismo che ha prodotto questi canoni è lo stesso usato dagli artisti della statuaria greca del V secolo a.C., che per realizzare una scultura
critica d'arte
Pagina 193
Nel XV secolo la natura morta venne utilizzata anche nell’arte dell’intarsio, come possiamo apprendere visitando lo studiolo di Federico da
critica d'arte
Pagina 195
In un altro dipinto dello stesso artista, lo Spaccio di carne (figura 128) Figura 128 - PETER AERTSEN, Lo spaccio di carne, 1551, Universität
critica d'arte
Pagina 196
Nelle raffigurazioni delle civiltà antiche, come quella egiziana, sumerica, minoica, micenea, lo spazio, o per meglio dire la rappresentazione dello
critica d'arte
Pagina 24
È con la scultura greca, in ambito ellenistico, e poi con la scultura romana, che lo spazio comincia ad essere rappresentato in composizioni eseguite
critica d'arte
Pagina 25
PROSPETTIVA AEREA: È un’invenzione dei fiamminghi, che invece di rappresentare lo spazio lo suggerivano attraverso la disposizione dei colori per
critica d'arte
Pagina 28
Inoltre lo spazio può divenire teatro dello svolgimento di un’azione e ciò implica l’idea del tempo: la “sequenza temporale” è il termine con il
critica d'arte
Pagina 30
È indubbio il fatto che rappresentando lo spazio l’artista voglia darci l’illusione della realtà, simulare cioè qualcosa che appartiene alla sfera
critica d'arte
Pagina 30
Lo spazio può servire ad evocare un senso di vuoto, adatto ad esprimere un sentimento religioso oppure di solitudine, di contemplazione, d’infinito
critica d'arte
Pagina 30
punti di vista. Determinante è poi lo scritto di Eugène Chevreul, la Teoria dei contrasti simultanei, che si rivelò assai utile ai pittori
critica d'arte
Pagina 33
Possiamo verificare quest’affermazione con un semplicissimo esperimento che consiste nel prendere un foglio di colore verde e fissarlo con lo sguardo
critica d'arte
Pagina 34
questo modo la luce non ha più una funzione costruttiva ma espressiva. La composizione negli impressionisti ha in genere una fonte di luce diffusa; lo
critica d'arte
Pagina 38
; rendono indefinito lo spazio.
critica d'arte
Pagina 50
conclusione che i due modi dipendono dal rapporto che l’artista ha con il mondo che lo circonda: quando il rapporto è armonico cerca di “imitare” la
critica d'arte
Pagina 52
vengono espressi la forma, lo spazio, il colore, la luce.
critica d'arte
Pagina 56
diacronica, non corrisponde lo stesso significato iconologico. È il caso del Moscoforo, di tradizione greca, e del Buon Pastore, di tradizione
critica d'arte
Pagina 56
significare lo Spirito Santo, se invece è un pavone simboleggia il Paradiso e la Vita Eterna (figura 2). Bisogna ricordare che già in ambito pagano il pavone
critica d'arte
Pagina 58
Vergine volge il suo sguardo in una direzione, mentre il Bambino lo volge nella direzione opposta.
critica d'arte
Pagina 60
Raffaello però introduce delle piccole varianti: rovescia lo schema delle figure dipinte in primo piano e dispone sul fondo un’architettura che
critica d'arte
Pagina 70
La scena mostra lo scambio di anello tra Maria e Giuseppe alla presenza del sacerdote; sulla destra è raffigurato il gruppo dei pretendenti sconfitti
critica d'arte
Pagina 70
Lo Sposalizio della Vergine dipinto da Rosso Fiorentino per la Chiesa di San Lorenzo, a Firenze, pur muovendosi in linea di massima nell’ambito della
critica d'arte
Pagina 71
Ancora diversa è la scena dipinta da Jacopo Tintoretto per la Scuola di San Rocco, a Venezia che mantenendo lo schema della figura di Cristo elevata
critica d'arte
Pagina 83
A partire dal XIII secolo lo schema compositivo diviene più complesso: fanno la loro apparizione gli apostoli, mescolati ai soldati e tutti
critica d'arte
Pagina 85
Quello giottesco, in linea di massima, è lo schema che ha una maggiore durata nel tempo: van Dyck lo usa in una visione di tipo pittoricista
critica d'arte
Pagina 86
Un esempio di questo genere lo possiamo trovare nella Chiesa di Santa Maria in Antiqua al Foro Romano, nella cappella privata di Papa Giovanni VII
critica d'arte
Pagina 89