, rivolto all’indietro, tende cioè a rivelare nell'immagine presente il tempo vissuto, il passato; per il romano il valore della persona si identifica con
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Inoltre la donna mostra un canestro colmo di frutti, alludendo ai “frutti dell’unione”, cioè ai figli nati. Per quello che riguarda il ritratto
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paesaggio nella memoria, riprodurlo cioè in una visione interiorizzata, come accade in genere nella pittura di Giorgione e Tiziano. L’enigmatico dipinto
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Ben diversa è la concezione del “paesaggio surrealista”, fatto sostanzialmente di immagini ipnagogiche, cioè di immagini che potrebbero essere
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messaggio che l’artista ha voluto dare appare piuttosto chiaro: il cibo e il sesso se vissuti smodatamente, come piacere, conducono alla perdizione e cioè
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La sua era una pittura dai toni brillanti, e i suoi fiori hanno una luce interna, non sono cioè soggetti ad una fonte di luce esterna ma sembrano
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rappresentazione in scorcio (in genere dal sottinsù) di architetture. Serve a definire l’idea di uno spazio “sfondato”, e cioè di uno spazio che continua
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È indubbio il fatto che rappresentando lo spazio l’artista voglia darci l’illusione della realtà, simulare cioè qualcosa che appartiene alla sfera
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vista scientifico, legandolo cioè alla fisica e all’ottica, oppure da un punto di vista psicologico-emozionale.
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colore. I colori che vengono impiegati sono quelli di origine minerale, quelli cioè in grado di resistere all’azione caustica della calce: il bianco
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Il termine sacra conversazione si riferisce al “colloquio muto”, fatto cioè di soli sguardi, tra la Vergine, il Bambino e i Santi. In genere la
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