figurativa nello spazio unitario di un dipinto o di una scultura è una questione fondamentale per la storia dell’arte, eppure a tutt’oggi è poco
inserito nella base del suo pulpito del Duomo di Pisa. Ma se Giovanni ha sostanzialmente ripreso anche l’espressione calma e misurata della scultura
Pagina 126
scultura, riflette quel fervido clima culturale e costituì ulteriore motivo di orgoglio per la Firenze del Quattrocento e dei secoli a venire.
Pagina 165
ruolo nel campo della scultura, percepivano compensi infinitamente maggiori della semplice paga oraria. Parallelamente, il diffondersi di un collezionismo
Pagina 17
alla scultura e il De re aedificatoria all’architettura - Alberti scelse di pubblicare il De pictura anche in volgare per consentirne la lettura pure ai
Pagina 170
Finora abbiamo parlato di prospettiva applicata alla pittura, ma il sistema della perspectiva artificialis investe, ovviamente, anche la scultura
Pagina 182
equivaleva ad affermare che la pittura e la scultura erano degne di entrare nel privilegiato consesso delle «arti liberali».
Pagina 227
due maggiori protagonisti, rispettivamente, della pittura e della scultura neoclassiche Jacques-Louis David e Antonio Canova mostrano di aver
Pagina 228
Un’eco precoce in scultura della rivoluzione caravaggesca è nel gruppo statuario con l'Annunciazione di Orvieto (tavv. 14a, 14b), uno dei massimi
Pagina 237
, capofila del Neoclassicismo in pittura, che Antonio Canova, massimo protagonista del Neoclassicismo in scultura, meditarono su questa posizione di
Pagina 239
atelier con accanto un gesso che riproduceva la scultura vaticana. Nel far questo Canova mostrava di voler seguire i dettami di Winckelmann, che
Pagina 241
’insegnamento della pittura e della scultura a quello delle sette Arti liberali.
Pagina 32
visivamente concetti e sentimenti. Va da sé che questo tipo di giudizio era anche applicato alla statuaria e alla scultura a rilievo.
Pagina 32
dimensioni, i colori, la luce, ma soprattutto ne tradiscono la consistenza materiale, la corposa tattilità. La scultura va vista nel variare della luce
Pagina 4
’immagine bidimensionale (nel caso della pittura) o tridimensionale (in quello della scultura) è stato, fino ad un passato non poi così remoto, uno dei
Pagina 44
, realizzata per mezzo del disegno e delle altre pratiche della pittura e della scultura, consentiva di analizzare la realtà e di indagarla in profondità
Pagina 48
Pietà italiane, sia in pittura che in scultura, tra le quali anche la ben nota Pietà giovanile di Michelangelo che si conserva in una cappella di San Fig
Pagina 54
con assorta eleganza ed accademica sapienza tutto lo sterminato repertorio della scultura e pittura del «buon tempo antico». Il debito di Signac
Pagina 63
: la pittura che si mescola con la scultura e l’architettura; il marmo che convive con il bronzo, il legno dorato, lo stucco. Chi può esemplificare
Pagina 71
scultura, ad esempio, all’impetuosa immaginazione di Bernini si contrappone il più controllato e composto Classicismo barocco di Alessandro Algardi
Pagina 72
dalla scultura di Nicola Pisano e dei suoi seguaci come Arnolfo di Cambio e Giovanni Pisano, che abbandonarono la tradizione bizantina, ispirandosi
Pagina 86