amministratori. Secondo i giudici di merito romani, tale azione non natura surrogatoria all'azione della società, ma carattere autonomo, esercitata
negli ambienti romani della Curia papale, il Lancellotti apparteneva a quella schiera di giuristi che, pur non rinnegando la tradizione del mos
congiunture, i romani (e prima e dopo gli altri dominatori), allorquando se ne proposero la difficile amministrazione, diressero i loro intendimenti: ora verso
dalla normativa de qua. I Giudici amministrativi romani colgono così l'opportunità per ribadire che l'informativa prefettizia antimafia (nella specie, di
raccoglie un’infinità di leggende relative alla vita di Cristo e dei Santi, si legge che al tempo della nascita di Gesù i Romani, vivendo da parecchi anni
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ca., Siena, chiesa di San Domenico. imperatore dei Romani, Costantino favorì apertamente i cristiani, emanando un anno dopo l’editto di Milano, che
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organizzavano spettacoli che rievocavano le antiche venationes care ai Romani, con combattimenti tra fiere esotiche come orsi, tigri, leoni e
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’attribuzione ad artisti romani della cerchia di Pietro Cavallini. Personalmente concordo con altri studiosi che, pur ammettendo che l’esecuzione materiale
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consegna a quel Pietro, di cui i papi romani si proclamano i successori, le chiavi d’oro e d’argento che simboleggiano il «potere di sciogliere e di legare
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quattrocenteschi di decorazioni prospettiche nei palazzi romani, questa sala affrescata da Peruzzi costituì per più di tre secoli un modello imitatissimo
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romani, prima metà del XVI sec., Firenze, Galleria degli Uffizi, Gabinetto dei Disegni e delle Stampe. campo. Si tratta di una scena in cui compaiono
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. Albrecht Dürer, Monumento celebrativo della vittoria sui contadini, 1525, xilografia. esser state sconfitte dai Romani, venivano da essi integrate nella
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e compianto sul corpo dell’eroe), è un tema molto frequente nei rilievi dei sarcofagi romani e non è facile risalire a quale specifico rilievo
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partire dal Pantheon, dal Colosseo, dalle Terme di Caracalla e di Diocleziano e da tutti gli altri grandi ruderi romani. Nel contesto di questa appassionata
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Per aprire e chiudere il flusso dell’acqua i romani avevano sistemi “a maschio”: una specie di tappo. Il primo riferimento scritto al rubinetto è del
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una specie di “stazione ripetitrice” (cioè ad un falò intermedio) nell’isola di Pantelleria. I romani dell’epoca imperiale giunsero a realizzare una
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di uva, vinacce e vino inacidito in recipienti di piombo fino alla completa evaporazione dell’acqua e dell’alcol. I romani non lo sapevano, ma proprio
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