Palazzo Spada: 1) la ricorrenza della giurisdizione del g.a.; 2) la natura giuridica del potere espresso dall'amministrazione attraverso lo strumento
Brescia, nel Broletto, e poi ancora nel Palazzo Ducale di Venezia, intento a realizzare assieme a Pisanello un ciclo di affreschi che andò distrutto nel
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esempio, nell’Adorazione dei Magi affrescata da Benozzo una trentina d’anni dopo nella cappella di Palazzo Medici. L’uso di feroci felini che venivano
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parietali oggi conservate nel Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo Fig. 101. Il cubiculum della Villa di Boscoreale (Pompei), seconda metà del I sec
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d.C. furono realizzati dei mosaici nella volta del Palazzo arcivescovile di Ravenna, città imbevuta di cultura bizantina, e pertanto ancora legata
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prospettica realizzata a Roma da Borromini nel Palazzo Spada Capodiferro in pieno XVII secolo (fig. 118). Si tratta di un colonnato che in realtà è di
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-55, Roma, Palazzo Spada. alle pareti di un grande ambiente è la cosiddetta Sala delle prospettive (o delle Colonne) che Baldassarre Peruzzi affrescò
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della Caduta dei Giganti in Palazzo Te a Mantova. La particolarità di questa decorazione è che essa occupa interamente sia le pareti che la volta di una
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Non molto distante da Mantova, a Parma, più o meno negli stessi anni in cui Giulio Romano eseguiva il suo capolavoro in Palazzo Te, Correggio
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volta di un salone al piano nobile di Palazzo Barberini. Si tratta di un affresco che celebra, con una complicata e dotta allegoria, l’apoteosi della
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-39, Roma, Palazzo Barberini. Fig. 124. Giovan Battista Gaulli detto il Baciccio, Trionfo del nome di Gesù, 1674-79, Roma, chiesa del Gesù, volta. Fig
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Cortona in Palazzo Barberini, esse dilagarono anche nelle regge e nei palazzi nobiliari, celebrando il potere sacro e profano ovunque esso si manifestasse
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sperimentali in cui egli riprodusse, rispettivamente, il Battistero fiorentino, ripreso fedelmente stando davanti alla porta del Duomo, e Palazzo Vecchio
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Salimbeni, esse furono acquisite dai Medici e restarono per qualche tempo appese in una sala di Palazzo Medici in via Larga. Le tavole rappresentano tre
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virtuosismi e sorprendenti trompe-l’œil, come si può vedere nel più celebre di questi Studioli intarsiati, quello di Federico da Montefeltro nel Palazzo Ducale
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, davanti alla quale si ergeva il palcoscenico dominato dalla scenae frons, un monumentale scenario in muratura che rappresentava la facciata di un palazzo
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non è comunque un edificio autonomo, ma una sala teatrale all’interno di un palazzo.
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forma di facciata di palazzo fungeva da sfondo alle azioni dei protagonisti. Nel Teatro Olimpico, invece, la scenae frons non è più una facciata di
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Questo disegno (fig. 159) è una scenografia prospettica realizzata da Baldassarre Lanci per una commedia, La Vedova, allestita in Palazzo Vecchio nel
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Palazzo del Pretorio, legato ad una colonna. Attorno a lui, i suoi aguzzini e, su un trono, Pilato. Ma è la parte destra del dipinto la più enigmatica
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. Attualmente esso è custodito tra le raccolte della Galleria Nazionale in Palazzo Ducale, ma da un manoscritto settecentesco apprendiamo che in quell’epoca
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secreta» nel Palazzo Apostolico Vaticano. Si trattava della cosiddetta Cappella Niccolina, ovvero della cappella privata del Papa, che il pittore toscano
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, nella ben nota decorazione della Cappella dei Magi nel Palazzo Medici di via Larga a Firenze, Gozzoli inserisca figure di repertorio che hanno ancora
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affreschi della Cappella dei Magi in Palazzo Medici.
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, Domenico Ghirlandaio, Luca Signorelli e Bartolomeo della Gatta, fu chiamata da Sisto IV a decorare le pareti della Cappella Sistina nel Palazzo
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narra di David e Betsabea e fa parte di un ciclo di affreschi con Storie di David che decorano un salone del Palazzo Ricci Sacchetti in via Giulia, a Roma
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, Metropolitan Museum of Art. Fig. 21. Provincia capta, età augustea, Roma, Palazzo dei Conservatori. appoggiato ad una mano, le gambe accavallate (allusive
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Palazzo Rospigliosi Pallavicini. rocciose più o meno artificiali, il movimento neoclassico, nella seconda metà del Settecento, coniò il termine Rococò per
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sacro: il Palazzo di Città a Lovanio (fig. 72) e il Chiostro grande della Cattedrale di Gloucester (fig. 73), un corpo di fabbrica che segna l’inizio del
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orientaleggianti, trattando la pietra d’Istria come un ricamo o un merletto Anche il Palazzo Ducale (fig. 75) ha un impianto fondamentalmente
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riservata e modesta, aveva il suo meridiano, valido per il regno savoiardo: passava per Palazzo Madama, in piazza Castello.
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arrivava dai monti Lessini, a Napoli dal Vesuvio, a Palermo dalle Madonie. Torino ha una ghiacciaia nel parcheggio sotterraneo vicino a Porta Palazzo, la
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