vasi greci, o alle tante pitture parietali in cui si dispiega un intero ciclo narrativo, frazionato in riquadri contigui. Ma come fare, quando si
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nell’istante in cui, fuori di sé, sgozza le mandrie credendo di immolare i Greci; l’artista lo ha mostrato nell’istante in cui, riprendendo
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scelta di un «momento pregnante». Il soggetto è noto: morto Achille, Aiace, che è il più valoroso tra gli eroi greci, reclama le sue armi come
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: la questione della firma. Nonostante la condizione «banausica» in cui si tendeva a relegarli, gli artisti greci spesso firmavano le proprie opere. Ne
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Secondo una leggenda tramandata da Plinio nella sua Naturalis Historia, i Greci attribuivano l’invenzione della pittura ad una donna innamorata, la
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Tutto sommato, considerata l’abbondanza dell’acqua, i filosofi greci, che ne facevano un componente base dell’universo insieme con il fuoco, l’aria e
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Greci e latini usavano specchi metallici di bronzo lucidato, di rame, di ferro, o anche di marmo levigato. Il passaggio agli specchi di vetro
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I greci perfezionarono la tecnica dei falò con i loro “fuochi frasici” accesi su torri e montagne. In questo modo, rispettando un vocabolario visivo
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Il fatto curioso è che, se oggi dovessimo coprire il percorso da Troia ad Argo con ponti radio, sceglieremmo gli stessi punti individuati dai greci
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I falò accesi dai greci fra Troia e Argo, utilizzavano evidentemente le frequenze elettromagnetiche della luce visibile, e i problemi che queste onde
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