decisione dell’Angelico di accettare la proposta orvietana, che egli orientò in modo da approfittare dell'intervallo estivo nei lavori vaticani per dedicarsi
Pagina 212
il celestiale splendore delle sue figure si sarebbe guadagnato, subito dopo morto, l’appellativo di Angelico?
Pagina 212
La decorazione rimase pertanto interrotta allo stadio in cui l’aveva lasciata l'Angelico nella prima campagna estiva, quella del ’47, quando erano
Pagina 213
La Cappella di San Brizio è coperta da una volta a crociera in due campate (figg. 167-168). Nel giugno del 1447 l’équipe dell’Angelico cominciò la
Pagina 213
Ma torniamo alle vele affrescate sotto la direzione di Beato Angelico, perché è questa limitata area della volta a proporci i quesiti più
Pagina 214
Le due vele dipinte dall’équipe dell’Angelico riflettono lo stile del maestro, che a queste date, in virtù del suo soggiorno romano e del suo ruolo
Pagina 214
linguaggio aspro e stentato, che ben poco ha a che fare con quello dell’Angelico e del suo entourage. Grazie ai documenti d’archivio che ci parlano
Pagina 220
quella particolare condizione di preventivata scarsa visibilità aveva fatto scattare nella mente di uno o più pittori dell'équipe di Angelico un impulso a
Pagina 220
bottega dell’Angelico (tavv. 3a-e). Non hanno la nobiltà formale e il meditato equilibrio luminoso delle opere autografe del frate pittore, ma
Pagina 221
della Cappella, sia stato utilizzato da Angelico o da uno dei suoi collaboratori come una sorta di laboratorio sperimentale in cui mettersi alla prova
Pagina 222
elevatissima qualità all’Angelico, cui attribuisce anche le testine più belle dipinte negli esagoni orvietani. Parlando recentemente con De Marchi, mi è parso
Pagina 223
Benozzo o, eventualmente, da distribuire tra Benozzo e gli altri due aiuto dell’Angelico, Giovanni di Antonio della Checca e Giacomo da Poli. Ma quei
Pagina 223
di Orvieto (in particolare proprio di quelle cinque, che abbiamo mostrato a tav. 4), rifiutando tanto l’ipotesi Benozzo che l’ipotesi Angelico
Pagina 224
si tratta di Benozzo, di Angelico o dell’anonimo «collaboratore» ipotizzato da Toscano? La risposta è implicita in una circostanza particolare che
Pagina 225
saggio della sua bravura, salendo sulle impalcature di Angelico e Benozzo, mi appare cervellotica, anche perché è quanto mai improbabile che Fouquet, di
Pagina 225
Nessuno di questi tre disegni sul verso possiede la purezza e l’elevatissima qualità formale in grado di candidarlo ad una paternità dell’Angelico
Pagina 225
’Angelico, l'Annunciazione del Museo Diocesano di Cortona (tav. 7e). La scena ci mostra l’arcangelo Gabriele che porta il suo annuncio divino alla Vergine
Pagina 231