La Suprema Corte con la sentenza n. 1090/2007 riconferma l'orientamento, peraltro avversato dalla dottrina, secondo il quale, ove l'atto richiesto
camera di consiglio, non vada necessariamente a pregiudizio della profondità delle argomentazioni della decisione. La riconferma di un pacifico
registratesi in dottrina e giurisprudenza in merito a tale definizione, la Cassazione riconferma la teoria dello "scopo dell'azione", aderendo