amministrativo, stando a quanto è possibile ricavare dall'esame del materiale giurisprudenziale, pare abbia maturato il fermo convincimento secondo cui egli
egli potrà essere in grado di vivere pienamente la dimensione etica del suo servizio riconoscendo i problemi e dilemmi etici nella quotidianità del suo
critica delle due citate disposizioni, raggiungendo interessanti conclusioni. In particolare, con riferimento all'art. 11, par. 5, egli sostiene che
eventualmente svolta dal Presidente della repubblica nell'esercizio dei c.d. poteri esterni nei confronti del Consiglio superiore che egli presiede, ma resta
quella stessa data, avendo egli assolto gli oneri di notificazione con la consegna all'ufficiale giudiziario e non potendo, successivamente, rispondere
imputata al Presidente uti civis (come egli pretende) e non piuttosto alla Corte nel suo complesso. La seconda parte della dichiarazione in oggetto appare