di coscienza, ma solo dopo aver dato al malato la possibilità di adempiere i suoi doveri morali, familiari e religiosi, e nei casi in cui la sofferenza
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trascendenza, il rifiuto edonistico della sofferenza, l'ossessione utilitaristica dell'efficienza, il terrore dell'accanimento terapeutico da parte dei medici
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dell'eutanasia sia passiva che attiva, nell'ottica di un approccio solidaristico alla sofferenza: approccio che dalle normative favorevoli all'eutanasia
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relazione particolare di natura etica, che possiamo definire "un incontro tra una fiducia e una coscienza. La 'fiducia' di un uomo segnato dalla sofferenza e
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