Mentre a un genere di scultura che, nella sua apparente replica meticolosa del vero, assume spesso toni beffardi o addirittura surreali è improntata
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Oldenburg; agli ambienti “al vero,” di Kienholz, col loro lustro repertorio Kitsch, alle marionette metalliche di Trova e ai cosmonauti luccicanti del
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loro spettanza; secondo i secondi è tutto l’opposto. Il che è vero quando si tenga conto che effettivamente Eugen Gomringer, Rosenthal 1970 Ferdinand
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manifestarsi di alcune correnti iperrealiste americane, non parve vero agli stessi neorealisti di ripresentare la loro poetica come affine a quella
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“naturalistica”. È vero che il più delle volte questa immagine appare quanto mai metamorfosata, lontana da ogni “veridicità,” spesso imbevuta di elementi
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esauste. Certo: ogni eccezione è possibile quando si presenti il vero genio innovatore, capace di riesumare e rivivificare un linguaggio ormai consunto. Ma
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questo volume non abbiano più nulla da dire. Se questo è vero per alcuni dei “grandi maestri” sopravvissuti “sino ad oggi” (Ben Nicholson, Miró, Melotti
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scarsissima rilevanza, tanto è vero che in questo volume è stata passata quasi totalmente sotto silenzio. 3) La pop art (e in genere analoghe espressioni
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art, della poesia visiva, e del vero e proprio concettualismo (alla Kosuth-Wiener).
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ambigue e superficiali c’è qualcosa di vero e di attendibile. E non a caso si venne tosto a identificare la presenza d'un reale influsso orientale in una
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manchevolezze, nonostante la limitatezza numerica della sua opera, troppo presto stroncata da una morte precoce — un vero e proprio Wendepunkt nell’arte
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Ed è forse anche vero che, per la prima volta nella storia (come afferma sempre Mathieu), invece di aversi un significato che precorre l'instaurarsi
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delle modulazioni gestuali apprese in Oriente. Ma il vero “padre" del grafismo occidentale, si può considerare Mark Tobey, il quale soggiornò in Oriente
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di un’arte del segno, del gesto, della materia, mantenendole divise dall’informale vero e proprio, appunto perché quelle forme artistiche, dal più al
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macchie prive d’un significato riferitivo vero e proprio, veniva di colpo ad acquistarlo convertendosi in una "atmosfera significante" dove ogni
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fragili materiali plastici. Per quanto ci sia del vero anche nell’affermare che proprio codesti materiali eterocliti e poveri: il legno bruciato, il
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decisamente concrete di Balla (che a dire il vero deve essere riconosciuto come imo degli autentici precursori di questa tendenza), di Delaunay, di
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