sogno, ogni cosa qui appare molto nota, ma anche incomprensibile e scoraggiante, proprio la cruda sensazione che si prova quando parliamo della realtà
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tale normalità sta ciò che, a seconda delle posizioni assunte, si riconosce essere la verità dell’immagine o della cosa: la sua materiale struttura
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Ma cosa può significare la definizione di artista indipendente viste le molte restrizioni che si pone? o, altrimenti, accettati questi limiti, quale
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Che cosa diventi poi un capolavoro che ha subito simile mediazione, lo dimostrano sempre empiricamente le brillanti copie di Lichtenstein. Uomo a
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cosa siano fatti. L’esame viene poi condotto in una atmosfera d’impassibilità, in modo che le faccende private di quell’uomo singolare che è Warhol
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morta», prende immediatamente il posto di Marilyn. «Mi resi conto che qualsiasi cosa stavo facendo doveva essere morte» 51, è un’affermazione-chiave
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simile stilizzazione. Nell’universalità dell’immagine e nella sua moltiplicazione, ogni cosa diventa remota, prevedibile e perciò banale, perfino la
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’esperienza occorre rivolgerci delle domande su cosa sia l’esperienza intersoggettiva e massificata. Non altro ha inteso fare Andy Warhol, fino al punto
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«L’unica cosa stabile è il movimento» oppure «il definitivo è il provvisorio», sono tra le rare dichiarazioni di poetica di Jean Tinguely, con Arman
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Dadaismo storico. Allora come ora la cosa materiale affiora quale punto focale di ogni problema. Ma nel precisare i rapporti fra il vecchio e il nuovo
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nell’uso del nome che nelle loro opere corrisponde ogni volta alla cosa che designa. Non temono la ridondanza: il letto di Rauschenberg viene chiamato
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stravaganza del soggetto costringe a ritornarvi sopra (ma, che diamine è poi una bandiera, vale a dire cosa si nasconde dietro questo stereotipo con
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proprio di Dada, hanno ripreso i problemi da zero, sollevando la questione centrale di cosa sia l’arte e di cosa sia invece la realtà, e dei loro
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contraffatto di Liz Taylor. Dato che il campione appartiene ad una serie, lo si può prelevare con un atto brusco ed indolore, cosa che non è permessa invece
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volta la cosa o la figura empirica che viene successivamente chiamata fuori dal suo insieme, isolata e promossa a campione. Ma in quanto tale il
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ricostruzione linguistica, la messa in luce del significato riposto nell’immagine o nella cosa, del quoziente di esperienza ad essi legato. In tal modo al termine
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’avidità questa volta personali. L’indizio, il dato testimoniale, come l’arresto conoscitivo sulla cosa e sull’immagine, rappresentano il minimo di
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(che non di meno è l’artista cui guarda Dine nella sua partenza): la concordanza stabilita fra la cosa e la pittura, possibile perché in Johns è il
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prepotente gioco degli umori resta ancorato sempre ad una chiara esplorazione concettuale. Ogni cosa, si è detto, ha inizio dall’oggetto (dacché il
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All’origine di questa trasformazione c’è un interrogativo: porsi da pittore la domanda di cosa sia l’oggetto (il mondo), vuol dire provocare con
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lato oggettuale della cosa, ma non arriva ad individuare tra loro un legame più stretto e più giusto di quello meramente spaziale della contiguità
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intervenuta nella sua disposizione, ma anzi come la cosa ricade una volta che sia lasciata a se stessa. Quell’assillo presente nella cultura e nella sensibilità
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indiscutibile e con un’ostinazione che ricorda il contagio. Così l’opera di Dine appare sottoposta alle forze contrarie della fedeltà alla cosa e dell
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conto del come si fanno i quadri. L’immagine risulta sempre modellata sulla cosa, ma la riscoperta dell’autonomia dell’arte così prossima alla gratuità
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sopra le assi di un palcoscenico, «succeda qualsiasi cosa» 33; l’artista vi libera i suoi sentimenti, ostenta le capricciose trasformazioni che fa
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Il colore e il segno, l’arte insomma possono anche sbizzarrirsi, battere la grave opacità della cosa con la fresca velocità di una pennellata che
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più lo scarso interesse per la cosa in sé ha sempre reso l’artista indifferente al fascino degli objets trouvés. Da questo punto di vista discriminante
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Una cosa è certa: è stata nel suo insieme e nelle sue diramazioni, Neo-Dada, Pop Art, happening, musica di John Cage, coreografia di Merce Cunningham
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’ampiezza di diffusione del «doppio», indicando appunto nei mass media l’organo che produce senza sosta il «doppio» di qualsiasi cosa. Proprio per il loro
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collegamenti del gruppo di Milano con la mafia siciliana e l’appartenenza a “cosa nostra” di C. A. e del defunto padre, il gruppo lombardo era composto, oltre
associazioni, caratterizzate dalla differente struttura soggettiva e dal fatto che il gruppo milanese, nonostante il legame con “cosa nostra” derivanti
collegamenti con l’associazione mafiosa denominata “cosa nostra”, da cui il gruppo operante in Milano veniva rifornito.
’appartenenza di C. A. a “Cosa Nostra” e il giudicato formatosi, sul punto, nel processo di Palermo, nonché le dichiarazioni dei collaboratori M., Di D
, mantenendo rapporti con l’associazione mafiosa Cosa Nostra ed occupandosi del reinvestimento dei capitali provenienti dall’attività illecita; che il Nobile
., in relazione all’asserito legame di appartenenza a “Cosa Nostra”, avente per fine anche la commissione di reati in materia di traffico di droga, per
vuota. Basterà la finestra a vestire ogni cosa di un chiarore tranquillo, quasi una luce. Poserà un'ombra scarna sul volto supino. I ricordi saranno