cui di fatto l’abbiamo etichettata?). Ecco che al momento della rilettura si opera l’effettiva scoperta della forma visiva dell’oggetto: nel caso
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le cose, sfuggendo al nostro dominio, escono dal cerchio abitudinario e confortante che abbiamo a fatica loro imposto. In Doccia verde (1961), ad
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altro, di affermare la nostra preminenza mentale su di lui: è per tutti questi motivi che gli abbiamo affibbiato un nome. Dine ripete pedissequamente
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sfasatura che, invece di disturbare, rende ancora più vivi i miei ricordi. Mulas ed io abbiamo transitato per gli stessi studi con un piccolo scarto
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