insisteva a volere simpatizzare con la ragazza e, nonostante i severi richiami del professore, continuò ad andarle tra i piedi su per le scale, a cercarne
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che gli era stato assegnato, ripiegandosi su di sé come una lumaca nel suo guscio. - A nome di tutti noi... - continuò il maresciallo Fizzotti
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agitatissima, in un alternarsi continuo di sonno e di veglia, si destò di soprassalto, confuso, frastornato, incapace di discernere gli incubi notturni
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polpaccio. - Ah! Aiuto.... - Argo, qui! - ordinò concitato il professore. Il cane lasciò la presa, ma continuò a ringhiare sordamente, con il pelo
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