malattia Anselmo ha annotato le medicine da prendere, a che ora del giorno e della notte, i cibi permessi e quelli vietati, le raccomandazioni dei
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«non vale!». La notizia vaga per alcune ore da una radiotrasmittente a un'altra, senza trovare la strada ufficiale. Un radioamatore di Domodossola, che
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dai banditi. Era già famoso da vivo, figuriamoci da morto. La salma dovrà essere trasportata in barca dall'isola a Orta, di qui proseguirà per
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portarsi a ventimila metri di altezza e in quel punto convergessero tutte le parole che vengono pronunciate sul lago e intorno al lago da tutte quelle
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trova il biglietto scritto da Anselmo: «Il barone morto... colpa vostra... licenziati in tronco...» — Cosa? Cosa? Signora Merlo! Signora Zanzi! A forza
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da aggiungere che i ventiquattro direttori generali delle Banche Lamberto, rientrati nelle loro sedi, si affrettarono ad assumere persone di ambo i
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medicine da prendere, a che ora del giorno e della notte, i cibi permessi e quelli vietati, le raccomandazioni dei dottori: «Stare attenti al sale, che
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sentire la sua bella vocina e di vedere il suo bel nasino. — Lasciamo da parte i complimenti. Noi non stiamo facendo la pubblicità al barone Lamberto, che
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casco da motociclista.
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cancellando. La pelle, al tocco, non dà più quella sgradevole impressione di carta vetrata. I capelli, in vari punti del cranio, formano ciuffetti sbarazzini
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A Roma c'è la Cupola di San Pietro. Dall'alto della Cupola, se si sa dove guardare, si vede un attico circondato da un grande terrazzo, dove siede
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Cielo! È lo zio Lamberto, piú vivo di ieri, in tenuta da marinaio. Sulla gola non si scorge nemmeno un graffio.
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— Forza, Ottavio! Si va a fare un po' di vela. Ottavio si scusa, dice che il lago gli dà il mal di mare e intanto riflette: «Questi trincianti del
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È in costume da bagno. Sul petto non ha nemmeno una puntura di zanzara. — Dài, Ottavio, si fa un po' di stile libero? Due giri del lago, ti do mezzo
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, l'aspettavamo. Posi là barca, grazie. Da oggi sono sospese le regate. — Cos'è, — domanda Ottavio, — è scoppiata la guerra? — L'isola è occupata, signore. Ma
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fondono, l'isola sembra un monumento in un sol blocco di pietra nera a guardia dell'acqua cupa. Da qualche finestra invisibile parte un raggio di luce
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da boy scouts, hanno spiegato che venivano da Domodossola in gita. Altri hanno rubato a Omegna, prima dell'alba, un'imbarcazione a vela appartenente
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banditi. — Il signor barone verrà subito. — Esatto, è proprio quello che deve fare. Il barone si è tolto la tuta da ginnastica, ha indossato un paio di blue
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Adesso a Orta c'è spettacolo ventiquattr'ore su ventiquattro. L'isola è circondata da una stretta cintura di imbarcazioni cariche di poliziotti che
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Poi si è accorto che il belato non proveniva dalle Alpi, ma da un sentiero li sotto, su cui una vecchia conduceva al pascolo la sua capra. Si è anche
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con i banditi. È un bel palazzotto del Cinquecento che, come dicono le guide, «poggia su quattro pilastri angolari, inframmezzati da robuste colonne di
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gliela manderemo, a quei signori, accompagnata da un orecchio. — Quale orecchio? — domanda il barone Lamberto. — Uno dei suoi. Stia tranquillo
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Ottavio, vero? Che fa di bello, Ottavio? Come sta? Da quando sono arrivati i banditi sta sulle spine. Quelli, allo zio, gli prolungano la vita
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, Lamberto... — Lamberto, Lamberto, Lamberto. Alla signorina Delfina, ogni tanto, viene da ridere. Prima di addormentarsi, pensa: «Che razza di lavoro! A
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che fa il signor Anselmo è ben fatto. Ottavio li guarda mangiare, fregandosi mentalmente le mani. A metà cena il signor Armando dà il cambio alla
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sono provvedimenti da prendere: tutti dormono come ghiri in letargo e non c'è verso di fargli aprire gli occhi. Basta chiudere a chiave anche loro e
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una giornata speciale. Intanto, il pullman che porta giú da Miasino i banchieri arriva un quarto d'ora prima del solito. Eccoli che salgono con passo
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