altro. Nei giorni successivi, ora che era rotto il ghiaccio, tornò ogni tanto a parlarmi in confidenza dei suoi, soprattutto per dire male degli zii
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, avran pensato che fosse piú prudente starsene quatti nei nascondigli della volta. Al chiaro del giorno ci siamo riviste in faccia. Eravamo uno
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piú su delle nostre teste. Un giorno mi girò di difenderla, io e la Guasti ci pestammo nei gabinetti e fu cosí che diventammo amiche. Io e Ippolita
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ero entrata in sala da pranzo col cuore nei tacchi dei sandali, dall'apprensione. Almeno, io lo sentivo circa a quel livello li. C'era già la contessa
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vicina e naturalmente non si chiamava X, ma nei libri tante volte non si dicono i nomi veri dei posti.) - Ma si. Non vorrai che parta dalla stazione del
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deciso di accompagnarlo. Io ciondolavo lí nei dintorni, senza perderli di vista. Li vidi entrare nell'auto. Un momento ancora, il tempo che Remigio
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decisione di sua madre. Dicevano che è molto naturale che una donna divorziata si risposi, nei paesi dove c'è il divorzio. Ne ha tutto il diritto
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tutto come nei libri e io restavo un po' lí, perché non mi pareva proprio. Poi capii che lo trovava romanzesco perché non c'era abituata, come io il
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balcone con le colonnine, una torre snella svettante verso il cielo... (Lo avevo letto nei libri, che le torri svettano.) Mi sembrò che anche il mio cuore
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. Per arrivarci ci toccò scendere un'infinità di scale, in fila indiana come dicono nei romanzi d'avventure, solo che non so se sia lo stesso una fila
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, a mia zia? - Fece quella che nei libri si chiama una risata amara: ha, ha. - Allora non hai capito proprio niente. Mi tengono nascosto qualcosa, lei
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facevano molto principessina, secondo me): proprio come nei romanzi. La guardavo, sotto sotto, pensando queste cose, e cosí mi accorsi che anche
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: quel gallo anticipava. Il cielo era ancora nero, Però di un nero un po' stinto, verdiccio-violetto come l'inchiostro nei calamai della mia scuola
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