ritornerà felice! — Prometto! — gridarono i passeri dalla gronda. In quel momento, di fronte alle minacciose nuvole nere che mettevano paura solo a
arrivato, sentì uno strano verso: ronf ronf... ronf ronf... Impaurito, balzò sul ramo piú alto e si nascose dietro una foglia. In quel momento il verso
per dare l'esempio. Ma i passeri non lo seguirono. Rimasero incantati davanti a quel grosso boccone e dicevano: — E se invece è buono? Ad un tratto
Cipí! — disse la mamma. A sentire quel verso strano il babbo e la mamma gli dicevano: — Perché piangi? — Cipí... cipí, voglio uscire di qui! — gridava
ultimo insieme con Passeri e subito dopo cominciò il secondo turno. Fu in quel momento che il nemico, spazientito perché i passeri non entravano tutti
risposero: — Noi vi aiuteremmo volentieri perché sappiamo molte cose di quel signore cattivo e conosciamo il pianto di tante madri, ma per darvi quel che
Pagina 104
sé tutto quel che c'era dentro: polvere, avanzi di ossa, piume lacerate... — Il vestito dei miei piccoli! — gridò Cippicippi, riconoscendo le piume
Pagina 107
disse: — Adesso salto dall'altra parte: op là! — e saltò dall'altra parte del buco nero. In quel momento ritornò mamma passera e gli gridò: — Vieni giú
Pagina 15
! — Oh, Mamí... mi fa male qui, — pigolò Cipí cercando di strappare la cordicella che gli faceva sanguinare la zampa. A quel punto, i bambini litigarono
Pagina 18
facile quel volo, ai fratelli invece batteva forte il cuore: ma tutto andò bene. Appena là, Cipí volò sulla cima della pianta e di là incominciò ad
Pagina 21
aveva gli artigli e lui, zaff!, mi saltò addosso e mi strappò la coda. In quel momento i passeri smisero di ascoltare, spiccarono un volo basso e
Pagina 32
messo al mondo tu? — le domandò Cipí. — Tre dozzine, — rispose Cippicippi, e subito si rattristò e soggiunse: — Due me li ha fatti fuori quel criminale
Pagina 54
quel porticato... — disse col cuore in gola, — ...vicino alla tana dell'uomo: grano! Fra i passeri corse un brivido di piacere e i piú affamati stavano
Pagina 65
tutto nero e ad un tratto in quel buco si accesero due scintille che allargandosi sempre piú mandarono tutt'intorno infiniti raggi dorati, e questi
Pagina 81
racconta storielle a chi è nei guai, ma credo che non faccia male a nessuno. — Quel tipo non mi piace affatto! — brontolò Cipí. — Perché di giorno non si
Pagina 84
Due stelle calate in quel momento dal cielo si erano fermate di fronte a Cipí ed avevano cominciato a giocare fra loro, roteando e diffondendo
Pagina 88
sarà sulla bandierina, trovatevi tutti sulle braccia del grande albero; là vi racconterò quel che ho visto. È una cosa importante, Cippicippi, non
Pagina 92
passeretti che credono nell'incantesimo! — rispose Cipí. Quel passero allora si buttò con impeto su Cipí e con un colpo di becco gli strappò alcune piume
Pagina 99
che a condurre il pennello secondo buona ragione, e credendo quel fiero signore gli si dovesse piú che ad altri rispetto e servizio, fece chiudere il
già pronto a seguire la novità meglio dell'abitudine, la sfida di quel ritratto segreto, difficile, di quel doppio lavoro, da una parte solenne diurno
Pagina 103
passaggio tra pareti scabre, prive di ornamenti. Il pittore immaginò che quel percorso evitasse il quartiere degli Eunuchi, posto a strettissima
Pagina 105
lineamenti placati. Non ultimo poi, ma eluso e quasi respinto dalla mente, il timore di non saper nemmeno da lontano riprodurre con colori e linee quel
Pagina 110
rinfrancata, avrebbe, a studio, prolungato il tempo di quel lavoro, per avere più a lungo il dono della visione di lei. Quando, prima dell'alba, il muto
Pagina 112
, scappano! Corri con quel pennello, presto, maledetto incapace! » E Gentile correva in un gran prato, mentre le tredici donne scappavano: di una vedeva
Pagina 120
lungo, ci si accorgeva che niente di quel verde e di quelle tinte, di quei profumi mescolati, sfuggiva alle regole della piacevolezza e della grazia
Pagina 123
pittore veneziano è stato chiamato al Palazzo per ritrarre il Sultano... — Tu sei quel pittore, — lei disse, quieta. — Ma altra è la risposta che voglio
Pagina 131
sono rimasta turbata. Il mio sonno, questa notte, era leggero: ho aperto gli occhi, ed ecco ancora costui che si muoveva dietro quel quadro. Per un
Pagina 135
li senti riempirsi di lacrime. In quel momento, svelta e leggera come una danzatrice, la bella si alzò, raggiunse un tavolino dalle gambe d'avorio
Pagina 138
verità ad una certa linea piú amara della bocca, ad una luce piú mesta degli occhi. Fu quel mostrarsi nel volto, da una parte, e nel raccogliere sulla
Pagina 142
vicina, da bordo videro cos'era quel bianco: due scheletri, uno grande e l'altro minuto, intricati, legati ai tronchi da robuste corde di pelle, che
Pagina 144
capisce quel che il signore voleva, e lo capi Filippo, che se fosse stato frate, come sembrava, avrebbe detto di no in buona o cattiva maniera, ma
Pagina 152
cose del noviziato, e su quelle più saporite si fermavano a ridere e allargare la parola. Eran giunti in quel modo alle risposte di Filippo quando il
Pagina 155
: di quel tipo assai raro, che sa e vuole conoscere e vedere in ogni cosa il buono, — diceva Filippo. — Ma pure mi spiace d'esserti capitato io per
Pagina 158
occhi svelti, come a studiare il volto di quel rinomato. — Ero convinta ormai che ci avessi dimenticate, o per misteriose ragioni preferissi fare ogni
Pagina 163
, nemmeno in confessione, aveva rivelato, chiuse gli occhi per meglio distinguere, in quel sogno di veglia, il volto dell'uomo: e immobile, come dipinto, le
Pagina 167
, che certo conoscerai... — In verità no, madre Pia, — disse Filippo, tra sorpreso e pensoso. — Si vede che, parlando con rispetto, quel messere ed io
Pagina 171
, alla partenza per il monastero. Si chiese, deplorandosi, quanto poteva esser cambiata in quel periodo. Arrossí bruscamente, alla tentazione di provare
Pagina 174
dito del frate si alzò allo spigolo dell'intelaiatura: e gli occhi di lei, nello spostarsi a quel punto, incontrarono gli occhi di Filippo, in un
Pagina 178
provvedevano a quel lavoro, il burban fece chiamare il pittore, e cosí parlò: — Ti ho chiamato nella mia casa per fare a mio figlio un dono insolito... Ora
Pagina 18
del solito lavoro, trovandosi alla fine stanca il doppio. A Vespro tentò cento volte di non portare gli occhi alla cortina da cui, quel giorno, era
Pagina 183
stendeva, assai strane lodi alla Vergine: sulla purezza di quel latino, oltre che dell'intenzione, era certo opportuno che la pietosa Madre di Gesú
Pagina 186
, ammirato persino: e fece un cenno d'intesa. Suor Caterina, contegnosamente, oppressa da quel nuovo silenzio, raggiunse a corti passi l'appartato
Pagina 188
conversazioni, a quel rumore bisbetico, da lontano e silenzioso, riservatissimamente assisteva frate Filippo, intento a dipingere, finché durava la luce diurna
Pagina 193
silenzio, un tratto dell'orizzonte marino. — Quello? È il mare. — No! Quello... — indicò il bambino, — quel piccolo punto sul mare, un po' a sinistra della
Pagina 32
quel mare sarebbe stato troppo. Il mare ha... troppa lontananza. È troppo pieno di lontananza, capisci? — Credo di sí, Madurer. Davanti al mare gli occhi
Pagina 40
. Da qualsiasi punto di quel percorso, tranne che nei brevi tratti alberati, si poteva scorgere il palazzo bianco del burban, giú in basso, stagliato
Pagina 49
ricordi cosa diceva quel ragazzo nella storia di Zineb e i pirati, Sakumat? Diceva: «Tutti i pirati sono nemici di tutti». — No, diceva: «Per un pirata
Pagina 59
quel legno da intarsio una cifra molto soddisfacente. Il portico della casa di Jacopo guardava il mare, e il sole accendeva di sangue una larga chiazza
Pagina 77
pareti, ma vedeva altre cose. Io credevo che tu pensassi al villaggio, e al suonatore che in quel momento si sentiva: tu invece pensavi alla pittura
Pagina 8
da dirsi un simulacro potente e venerabile, con l'incaricato di riprodurne l'immagine? Fino a quel punto, considerò Gentile, nessun segno era stato
Pagina 94