. — Come sono felice! — esclamò, e insieme con babbo passero spiccò il volo verso il cielo azzurro. Al sole tiepido frullò le ali intorpidite, poi si alzò
finimondo: piccole nubi veloci uscirono dal nuvolone come reattori e lanciarono una mitragliata di proiettili di ghiaccio che crepitarono sui tetti
Come tutte le cose brutte, anche l'inverno un giorno fini. Palla di fuoco, che aveva fatto una cura ricostituente, si era irrobustito e una mattina i
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pronunciare una parola se lo strinse affettuosamente al petto come quando, dentro al nido, gli narrava che cosa c'era nel mondo. — Mia cara Mamí
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Una mattina che mamma passera non c'era, Cipí scappò fuori dal nido e saltò in cima al camino e vide un buco fondo fondo e nero come il carbone. E
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papà. E Cipí intanto soffriva: a momenti non ricordava piú nulla e chiudeva gli occhi come se stesse per morire. La sua mamma, intanto, volava
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canto degli insetti e poi Mamí disse: — Via! - e spiccò il volo verso il nastro d'argento che luccicava in mezzo al verde riflettendo il cielo come uno
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: — Tu fai osservazioni a un uccello? Come ti chiami? — Mi chiamano... Margherí, — rispose aprendo un poco i petali per far sentire la voce. — E tu
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della mia mamma diceva che la sua bisnonna già lo conosceva e che lui è vecchio come il mondo e che non morirà. — O bella... — disse Cipí, — ma lui chi
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tutt'intorno bagliori accecanti. A un certo punto la loro luce si fece rossa come il fuoco e sprizzando scintille azzurre, una stellina con voce gentile si
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dipingeva stupendi paesaggi e altri ne inventava, disponendo forme e colori come avrebbe fatto, se fossero stati veri, un buon creatore. Molti ricchi
visita segreta di Maometto, turbinavano convulse, mischiate, stordendolo come se avesse bevuto assai maggior quantità del vino liquoroso che invece, nella
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nero, nella penombra delle foglie, non mostrò mai inquietudine o allarme, come se ritenesse giusto e necessario quell'indugio. Affascinato e commosso
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12. Come, al mattino, aveva soltanto schizzato il ritratto di Maometto, cosí nella seconda notte Gentile non tracciò che i primi segni di quello di
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orientale al centro della stanza piú grande, verso l'ampia apertura verso la loggia, e il vento continuo dello stretto le agitava attorno la veste gialla come
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. Quello di Amilah, tuttavia, giunto come estasi centripeta dai capelli al centro del viso, mancava degli occhi: e l'intera figura, già stupenda
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so ancora, Madurer. Ci ho pensato molto, ma la mia mente è rimasta vuota, bianca come le pareti di questa stanza. — Però qualcosa dipingerai, vero
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, come nei sogni può accadere. «Cosa desideri, potente Sultano?» diceva Gentile. «Io ho tredici favorite bellissime, — rispondeva. — Bellissime tutte
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16. L'uomo vestito di nero venne a prenderlo a mattina inoltrata. Come sempre lo salutò con silenziosa sobrietà, e lo invitò a seguirlo per i
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che domani l'opera sarà compiuta. L'uomo, che sempre aveva evitato di guardare la tela, distolse quella notte il volto con gesto piú brusco, come
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19. Anche quell'attesa, in cui la mente di Gentile corse alle buone memorie, come a voler rivivere in fretta la vita; in cui, ancora, egli guardava
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farti sanguinare l'anima, è necessario che dica la verità. Se non la dicessi, come una donnola prigioniera in una gabbia di carne, come un cuore
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2. Come Vasari dice, e Bandello ricopia, quando Filippo fu in noviziato, sotto la disciplina del maestro di grammatica, invece di studiare non faceva
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accanto fra Diamante, stato novizio con lui a San Domenico, e come lui entrato, con assai meno valore, nello studio e nella pratica della pittura. Non
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lavorando insegnava all'amico le cose di pittura, e spesso diceva: — Né come frate, Diamante, né come uomo posso farti insegnamento giovevole, ma solo in
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occhi svelti, come a studiare il volto di quel rinomato. — Ero convinta ormai che ci avessi dimenticate, o per misteriose ragioni preferissi fare ogni
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6. A Vespro, le ventiquattro tra monache e novizie di Santa Margherita, nelle loro vesti brune, riempivano come immobili statue di legno la piccola
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mi perdoni Iddio, perché non ti volti a guardare ogni donna, come sempre fai, a tua gran colpa. — Una malattia forse ce l'ho, mio buon fratello
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devi sapere che, come molti del mio mestiere, io sono assai portato a parlare durante l'opera... Di solito discuto con i miei compagni, giacché è
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5. Tutti gli spigoli furono tolti: le pareti si stendevano attorno a Madurer e Sakumat come uno spazio morbido e ininterrotto. Mentre i servi
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mente come un canto appena imparato: le riascoltava nel pensiero talvolta per il significato, talvolta per il suono, e all'uno o all'altro la riprendeva
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Tre volte, come il gioco voleva, cantò e toccò a velocità crescente la fronte, il naso e i denti con la punta del dito, sorridendo.
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, come facevano le bambine, spostando rapidamente la mano sul volto. E poi, sempre toccandosi, riassunse in una le due parti del gioco:
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meglio, — disse lui. — E come, frate Filippo? — Pregheremo. Cosa sarà piú gradito a Dio, e alla sua santa Madre, che ascoltare lodi di lei, mentre
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volto, una veste azzurra, il collo bianco... Fin dal principio aveva progettato di fare in modo che, nonostante il divieto, Lucrezia vedesse come lui
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6. Le stanze di Madurer, chiuse e protette come sappiamo, erano tre, di forma e grandezza quasi uguale. Dalle larghe e alte feritoie schermate da
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fu persa, attraversarono una zona brulla e asciuttissima: pochi alberi stenti, come sentinelle morenti di un bosco sconfitto, spiccavano nella conca
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passano mesi, mai piú di una decina, però. Poi, per una settimana o due, resta debole e dorme a lungo; infine torna vivace come prima. I medici
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però, immaginandomi la figura, mi veniva una specie di insoddisfazione, e pensavo che, non so come, anche se di mare non ce n'è mai abbastanza, tutto
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di Sakumat senza stare a letto, e porgergli come usava fare i pennelli che gli servivano. Quando, durante il giorno, cadeva in uno dei suoi sonni
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come una pietra di primo rango nel pietrame del fondovalle. La discesa, lungo il lato sud, era meno diretta della salita, per un terreno dalla
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vediamo l'orizzonte che c'è dopo, — osservò il bambino. Però c'è. — Madurer lo vede? — Come? — disse Sakumat, voltando il capo. — Madurer, il mozzo
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erano uno ad uno contratti ed asciugati, e poi avevano cominciato a piegarsi. Come l'onda lenta del tempo, il pennello passava e ripassava sull'erba
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il passo pericoloso dei Dardanelli. — Cosí non vedrò Tenedo, dove la flotta achea si nascose... — disse il pittore, lisciando la corta barba. Come
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occhi fermi e scuri, i capelli nerissimi e folti. La carnagione era pallida come quella del padre. Vestiva casacche di lino ricamate con fili di cento
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3. — Miei cari, — disse il Doge, quando i due fratelli furono seduti sugli scranni coperti di velluto, davanti a quello piú alto di lui. — Come
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. La nave di Naguat Tafi era un'imbarcazione di medio peso, solida e ricca. Portava la vela turca, e due file di remi rossi come chele d'aragosta
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centimetri, come se, durante la costruzione, si fosse molte e molte volte deciso, a ritmo regolare, di aumentare l'ampiezza della sala. Ogni fascia, che
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7. L'alloggio era completamente rivolto a Nord, verso lo stretto abbagliante, affollato di barche da pesca e da trasporto come un immenso canale
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Maometto. — Questo è vero, sebbene diversamente da come tu credi... Il motivo che oggi è stato proclamato, e per il quale la Signoria di Venezia, con
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