e chiede udienza al Re. Fu ammesso alla presenza del Sovrano, che anche quella volta finse di non conoscerlo e gli domandò se aveva merce preziosa da
discendente di Ferdinando e d'Isabella di Castiglia, sono o non sono Carlo V re e imperatore? - Sì, Maestà, siete il più potente sovrano del mondo e sui vostri
condannato era già nell'oratorio dove il carnefice e il frate dovevano andarlo a prendere, quando comparve il Sovrano col figlio. - Altezza reale
, figlio di suddito, non posso trattare il figlio del mio Re, colui che un giorno sarà mio sovrano, diversamente da quel che è trattato da tutti
palazzo del Duca era più bello e più vasto dì quello del suo Sovrano e cognato. Basti dire che nel cortile del palazzo c'era un giardino grandissimo
qualche nascondiglio? - No, signore; perchè la vita mi è più cara dell'oro, e l'avrei perduta trasgredendo all'ordine del Sovrano. - Oh, se io avessi
voglio proprio vedere e subito domattina prima di mezzogiorno. - Vedremo, Maestà! - Che vedremo! - ribattè il Sovrano. - Con me non si dice vedremo