, - dice Maria, orgogliosa dell'effetto che produrrà - sono andata invitare i vostri piccoli amici per una merenda al bosco delle Fate. - Che bellezza
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Maurizio saltando come un capriolo. - Scommetto che la mamma arriva senza avvertirci, forse domani. - Domani no, - replica Alano - poichè dice che la
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sorpresa! - Buon giorno, Leonia, - dice allegramente, la signora d'Aufran. - E i bambini? - Sono andati a far merenda dalla signora Bord. Li ha accompagnati
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rigato di lacrime. - Sono sciocca a piangere, - essa dice. - Oh, Francesco, perdonami! - Ma che hai? - Nulla.... Ma.... se tu sapessi, Francesco, come ho
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tu abbia i capelli tagliati, - dice a Nicoletta. - Coi riccioli sarebbe stato impossibile. - La fanciulletta è pazza dalla gioia. Questa passeggiata
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, - risponde Maria - non è l'ora di giocare; bisogna andare a letto. - Un giuoco, uno solo, piccolo piccolo, - insiste Maurizio. Egli lo dice col suo
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, - dice Leonia - è una cosa grave quando si vede doppio.... Se non è perchè sì è bevuto un po' troppo.... - Oh! - protesta Maria. - Lo so bene
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assicura che per lei è lo stesso. - Porteremo su l'acqua in una brocca quando Maria non ci vedrà, - dice Alano. Ma Francesco è tormentato da un' idea
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desiderio di rivedere i miei cari bambini, - dice la signora d'Aufran che ho mandato a spasso il medico e la cura e sono ritornata. - Che felicità
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avevo tutto finito, tutto ciò era per la signorina Nicoletta! - Tutto ciò era per Nicoletta, - ripetono i fanciulli in coro. - Vedo - dice Maria con
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cosa, ma qualche cosa di lieto, e sono sceso. » - Mio bel Matù, mio bel gatto, - dice la signora d'Aufran - dunque pare che tu stia dando la caccia ai
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contro la sua faccia. - Matù, - mormorà essa. - Matù ti conosce dunque bene? - dice la signora d'Aufran, sorpresa. - Oh, sì! - risponde Nicoletta. - È
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, - dice Leonia. - C'erano troppi maschi.... - E, senz'aspettare le proteste della padrona, va a prendere la merenda di Nicoletta. Mentre mangia
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- È molto meglio così, eh, Nicoletta? - dice Maurizio. Nicoletta risponde gentilmente: - Però stavo molto bene anche lassù! - E che soddisfazione
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mamma.... - Ma la mamma non c' è! - ribatte cinicamente Maurizio. - Non è una buona ragione codesta per far quello che essa non vuole, - dice la vecchia
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foste una bambina.... - E perchè - dice Maurizio - le bambine hanno il diritto d'esser golose? - Perchè una bambina è più delicata di un ra- gazzo, è
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visitatore. Il gatto avvicina la testa, fiuta la personcina e, soddisfatto dell'esame, lo dichiara. - Mau! - dice. Allora Nicoletta allunga una mano, lo
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La fanciulla morde con appetito la bella fetta di pane e conserva, pur continuando a chiacchierare. - Dunque, - dice - il signore che passeggia
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? - Mangiate, signor Maurizio, - dice Maria sottovoce, dietro il suo padroncino. - Non avete più fame? - Oh, si! - esclama Maurizio. - Anzi, ho molta
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fichi. Ma Francesco, che beveva, si ferma di botto e posa il bicchiere. - E per bere? - dice. I fratelli hanno compreso. Bisogna, infatti, che Nicoletta
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della Duflet, vede al suo svegliarsi quei buoni visi sorridenti. Ma ne manca uno, e Nicoletta ne chiede notizie. - Alano tiene occupata Maria, - dice
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ama molto «i suoi ragazzi ». - E ora dovete andare a lavorare, - aggiunge. - Sì, Maria, - dice Francesco in tono dignitoso - ma però devi lasciarci
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avessi i capelli corti, - dice - sarebbe molto più facile. - Tagliali, - propone Nicoletta. - Oh! - dice soltanto Francesco. Egli capisce
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dei topi che non andrà certamente più lassù: essa dice che la soffitta ne è piena. - Purchè Nicoletta non gridi, se ne vede qualcuno, - dice Maurizio
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- Io non ho paura, - dice Maurizio, punto sul vivo. Dopo tutto, anche lui è un babbo nè più nè meno degli altri. Soltanto è un gran peccato. - Del
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Maurizio aveva da raccontare. Alla fine Maria si decide ad uscire. - Andate subito a vedere Nicoletta, - dice Maurizio precipitosamente. - Perchè
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in condizioni di badarci tanto. Via, Leonia, vado a finire di preparar la tavola. Riempitemi bene il vassoio. - State attenta, Maria, - dice Leonia
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volta di Maurizio, ne ha abbastanza e lo dice. Ma Maurizio vuol darle la sua lezione ed insiste. - Insegnami piuttosto a giocare a dama; me lo promettesti
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ore? - Maria scuote il capo. - Bene! Bene! - dice alfine la vecchia. - Quando saprete dove sono andata e quello che ho fatto, non mi canzonerete nè
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- Lasciatemi parlare, - dice Alano, impazientito. - Certo non è facile, ma dal momento che non troviamo niente.... Si esce dopo tutti insieme
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sul naso dello zio Fil, che, macchinalmente, fa il gesto di scacciare una mosca. - Signor Maurizio, - dice sottovoce Maria - volete esser buono
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Grey, - dichiara Maurizio. - Lui non posso buttarlo dalla finestra, ma la bambola sì. - L'avranno di certo presa, - dice Maria, disperata. - Non l
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. Ma è così brusco perchè anche lui è molto inquieto, e aggrottando le sopracciglia dice come lo zio Fil: - Si hanno sempre delle noie coi ragazzi
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- Che avete, signor Alano? - domanda precipitandosi verso di lui. - È malato, - dice Maurizio senza arrossire. - Credo che bisognerà andare a cercare
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in sua presenza!... - dice Alano. - Purchè Nicoletta voglia prenderla, - risponde Francesco. - E il decotto d'erbe? - aggiunge alla sua volta
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, sarebbe stato seccante, - dice. Essa ride molto all' idea di Maria che balla in giardino col malato, e di Francesco nascosto che aspetta di portar via la
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dimenticato di mettere il burro, che è rimasto su un angolo della tavola, nascosto dal pacchetto del semolino. - Oh, - dice Francesco atterrito
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con molta dignità. - Signor Maurizio, - gli dice - siete stato molto cattivo, e non dovrei perdonarvi così presto; ma mi farebbe troppo dispiacere
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ha detto che se mi ritrovava l'avrei pagata cara. Ho troppa paura! - Sì, ti nasconderemo bene, - dice Alano. Francesco, pensieroso, tace. - E allo zio
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il piede in terra, manda un grido. - Credo d'essermi storto il piede, Maria; non posso camminare. - È una disdetta, - dice Maria desolata. - Soffrite
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sono più tranquilli. Francesco indica soltanto una porta, e abbassando la voce: - È quella della biblioteca, - dice. E vanno a visitare la camera dei
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durante tutto il desinare ha udito parlare della passeggiata senza prestarvi la minima attenzione, ha un ricordo di quel pomeriggio e dice ai suoi nipoti
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in fretta, forse con le dita, si scorgono quegli occhi. - Apriamo il finestrino, - propone Maurizio. - Scapperà, - dice Alano. - Proviamo, - decide
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