disse il conte «perché tu hai dato a me, che cavaliere già sono, un'idea molto opportuna per il nostro viaggio. Quanto a te, se non ti basterà una
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Narco degli Alidosi, conte di Castel del Rio, viveva di caccia e spada nella sua bella valle, là dove finisce la Vena del gesso. La gente, la vedeva
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graziosi fiori della primavera, dei boccioli di aprile, dei morbidi petali del...» «Vuoi dire che puzza, Blabante?» lo interruppe il conte, ciglioso. «Non
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faccio, ripestando lo stesso sentiero, la stessa erba?» E passò il tempo che passò. «Quanti altri maledetti giri ho fatto, Blabante?» gridò il conte
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cavaliere. Così rispose il conte: «Se lo vuoi, lo sarai, buon Blabante. Ma gridami il perché di questo nuovo desiderio, giacché io ti conosco da sempre e
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lontano dalla caverna. Così quando il conte chiamò: «Blabanteeee...» e per tutte quelle vocali gli uscì fuori l'aria necessaria, sia per senso diretto
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occhi della masca, restò dove era e disse: «Mi chiamo Blabante, signora. E sono al seguito di Narco, il mio conte». «Senti senti! Storta una cosa, se ne
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cielo con i colori dell'immobilità. Dopo un'ora di sforzo tremendo, il conte si accasciò. «È stato il primo tentativo, mio signore» disse Blabante
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Cavalca cavalca, il conte e Blabante traversavano dopo tre giorni le terre ferraresi, per boschi di pioppo brulicanti al vento. Mentre stavano a
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adesso, Blabante» disse poi il conte «se questa è quella stessa visione, stiamole ben attenti... Ma guarda come è viva e vera! Non più di sette passi di
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campare per un mese e un giorno. Quando avrai fatto e avrai dato, ti darò la risposta». «Così sia, mago» disse il conte. «La prima prova ti sembrerà
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conte, ma sei di quelli che non mi piacciono! E poi... so che hai il fiato un po' pesante... Ma vieni: ti farò cantare, ti farò ballare, e poi ti
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di essere Narco, conte di Castel del Rio?» «Il nome, amico mio, nessuno lo può togliere all'uomo, eccetto Dio. Ma il potere e il comando, quello si può
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, fuori di vista, ciuffi di canapa fina imbevuti d'anice. Però, quando il conte gli alitò nel naso a occhi spalancati, il medico cominciò a piangere
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