Roma, Istituto di genetica dell’Università, gennaio 1975.
Roma, Istituto di genetica dell’Università, gennaio 1965.
G. MONTALENTI Roma, Istituto di genetica dell’Università, gennaio 1972.
Alcuni scienziati cattolici si sono espressi chiaramente in favore dell’evoluzione, seppure non della teoria darwiniana. Così ha fatto Teilhard de
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inferiori per i superiori, tutto per la formazione dell’uomo. Questo si inserisce allora nella natura come il suo compimento e la sua corona; se l
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Primo: se la teoria dell’evoluzione sia tuttora importante per la scienza moderna. Secondo: se i documenti di cui disponiamo siano sufficienti a
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Valore attuale dell’evoluzionismo.
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I documenti dell’evoluzione.
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dell’arto dei Vertebrati Tetrapodi (Anfibi, Rettili, Uccelli e Mammiferi), e teniamo conto soprattutto dell’arto anteriore, che può essere adibito a
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linneana, del mondo dei viventi, e dei precursori dell’evoluzionismo; poi dell’opera del primo assertore di un’aperta e chiara teoria evoluzionistica
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Figura 2. L’omologia dimostrata con la comparazione dello scheletro dell’arto in diversi vertebrati tetrapodi. Arto anteriore e posteriore dell’uomo
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dati dell’anatomia e della paleontologia che abbiamo disponibili. Altri passaggi invece sono ben documentati: così quello dai Pesci ossei agli Anfibi
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I precursori delle teorie dell’evoluzione
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saggiare sperimentalmente il presupposto del lamarckismo, cioè l’ipotesi dell’ereditarietà dei caratteri acquisiti. Come abbiamo già detto in
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Per meglio conoscere il fenomeno dell’eredità, e valutarne i suoi rapporti con l’evoluzione, è però necessario
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processo di cariocinesi o mitosi. Essi sono in numero fisso e costante per ogni specie animale o vegetale: per esempio le cellule dell’uomo ne
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E l’Introitus dell’opera stessa è tutto un inno alla divina
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, trasmessi dallo spermio, sono di provenienza paterna, n, dell’uovo, provengono dalla madre. Tutte le cellule dell’embrione e dell’adulto, che discendono
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Forte di queste conoscenze, la genetica poté finalmente riscattarsi dall’accusa che le era stata mossa: di essere figlia immemore dell’evoluzionismo
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. Agli estremi dell’area di distribuzione si possono avere le forme pure, cioè la frequenza di un allele può essere assai prossima al 100%, quella dell
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Modo di azione dell’ambiente sugli organismi.
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Ma se, da un lato, la scoperta dell’evoluzione organica, come fatto storico, deve considerarsi come una grande conquista dello spirito umano, non è
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Notevole è la descrizione dell’evoluzione dell’umanità, la quale proviene da antenati di «dura razza» rozzi, primitivi, ignari del fuoco e dell
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. È più probabile che egli considerasse la «scala degli esseri» come attualmente immutabile, e, in ogni caso, come una manifestazione dell’ordine dell
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il volume in cui D. Rosa (1919) espose la teoria da lui denominata dell’Ologenesi.
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È nel Settecento, il secolo dell’illuminismo, fucina del pensiero moderno, che troviamo i precursori dell’evoluzionismo veramente degni di questo
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Si può ammettere che quella di Lucrezio sia una concezione evoluzionistica, sebbene vaga e oscura; e non v’ha dubbio che la sua descrizione dell
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Due sono i problemi più salienti dell’evoluzionismo: l’origine della vita e l’origine dell’uomo, ai quali conviene quindi dedicare particolare
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La dimostrazione dell’inesistenza della generazione spontanea nei batteri fu ricca di conseguenze di incalcolabile
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importanza pratica: su di essa si basano le pratiche dell’asepsi e dell’antisepsi (disinfezione) senza di cui la medicina non avrebbe potuto compiere
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sulla gradazione naturale delle forme dell’essere (1768). Non si trova però in questi pensatori l’idea della trasformazione di una specie in un’altra
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Anche il problema dell’origine dell’uomo può dirsi avviato verso la soluzione.
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Il Darwin, con la sua opera del 1871, L’origine dell’uomo, sostenne che la specie umana si è originata da antenati scimmieschi, per evoluzione, e
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la teoria della terra, la storia generale degli animali e la storia naturale dell’uomo.
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La caratteristica più specifica della natura dell’uomo,
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Per la storia dell’evoluzionismo si veda:
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C. Fenizia, Storia dell’evoluzione, Hoepli, Milano 1901.
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G. Barsanti, Le teorie dell’evoluzione nell’Ottocento, Le Monnier, Firenze 1980.
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J. Maynard Smith, La teoria dell’evoluzione, trad. it., Newton Compton, Roma 1977.
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Sull’origine dell’uomo:
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B. Chiarelli, L'origine dell’uomo, Laterza, Bari 1981.
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A questa si deve la parte immortale dell’opera lamarckiana. La quale, già accennata fin dal 1802 in una prolusione al suo corso pronunciata il 21
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I gravi problemi dell’adattamento all’ambiente e dell’evoluzione sono dunque spiegati in modo molto semplice e persuasivo. L’ambiente - che
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La compiutezza dell’opera darwiniana, la solida base ch’egli fornisce ad ogni sua argomentazione, con cura minuziosa, che può talvolta sembrare
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di rendersi conto di come avvenga la riproduzione, e quali siano le manifestazioni dell’adattamento degli organismi, problemi intimamente connessi
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hanno alcuna funzione, quali le mammelle nel maschio, l’appendice vermiforme dell’intestino dell’uomo, i rudimenti di ossa degli arti nello scheletro
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Ma quando vidi che molti naturalisti accettavano completamente la dottrina dell’evoluzione delle specie, mi sembrò opportuno sviluppare i miei
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Citata da C. Fenizia, Storia dell’evoluzione, Hoepli, Milano 1901.
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Il Rosa non dice, anzi esclude, che questa predeterminazione dell’evoluzione sia stata voluta da una mente superiore. Ammette soltanto un totale
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Per quanto riguarda la Chiesa Cattolica, non mi consta ch’essa abbia mai preso ufficialmente una posizione precisa nei confronti dell’evoluzionismo
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