Uno di essi, il famoso cranio di Piltdown, scoperto in Inghilterra nel 1911 da un avvocato, dilettante geologo, Charles Dawson, è ricordato in tutti
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II cranio di Swanscombe, scoperto nella valle del Tamigi nel 1933 e quello di Steinheim, trovato nel 1933 in Germania
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Figura 42. Cranio del Pitecantropo comparato a quello del Gorilla (in alto) e a quello dell’uomo (in basso) (da Howells).
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Figura 42. Cranio del Pitecantropo comparato a quello del Gorilla (in alto) e a quello dell’uomo (in basso) (da Howells).
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Un’altra sensazionale scoperta fu fatta nel 1925 da R. A. Dart a Taungs nel Sud Africa: un cranio di un Primate di tipo antropoide, con alcuni
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nome di Australopithecus hafariensis. Parecchie ossa sono state composte in uno scheletro quasi completo (ad eccezione del cranio, rappresentato da
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Cranio di Oreopithecus (da J. Hürzeler).
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’imbatté in un cranio di pecora le cui ossa si erano in parte disarticolate. Gli balenò l’idea che il cranio fosse costituito da un certo numero di
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colonna vertebrale, cranio e arti, sistema nervoso centrale situato in posizione dorsale, cuore in posizione ventrale, ecc. Le varie classi
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polemiche, appare ai biologi moderni troppo semplicistica, ma se applicata «cum grano salis» alla sola parte posteriore del cranio è tuttavia
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a qual tipo di cranio corrispondessero quei tali femori o quelle tali scapole, ma gli consenti anche di prevedere la forma di alcune ossa che, negli
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, la pallottola era rimasta nel cranio. Gli occhi erano chiusi; Sissl sollevò le palpebre e vide solo il bianco della sclera, le iridi erano girate all
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