Secondo Damisch peraltro la coesistenza di elementi di natura iconica e indexicale e di dati propriamente simbolici, fa sì che sia la lingua
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, dunque, che, pur ammettendo che, solo tramite la parola, l’uomo è in grado di appropriarsi dei dati significativi del mondo che lo circonda, non c’è
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Una delle più antiche aspirazioni dell’uomo è sempre stata quella di far coincidere i dati scientifici con quelli artistici: di riescire, cioè, a
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ottenuta appunto dall’elaboratore elettronico costruito in maniera tale da permettere un’elaborazione dei dati in forma grafica a grafico-pittorica (nel
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Là dove l’uomo è portato a creare unicamente in base ad un impulso che tende a modificare i dati della natura, e a imporre quelli della sua fantasia
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una descrizione verbale, ad un grafo, ad un diagramma, ad una fotografia, ad una registrazione di dati raccolti in vista d’una mai avvenuta
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permesso di sfaldare un edificio pleonastico basato su dati storici che non facevano che costituire un ingombro per tali ricerche, è anche vero che molto
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Per una coerente interpretazione dei fenomeni stilistici e del gusto occorrerà dunque rivolgersi più che ai dati storici a quelli psicologico
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circonscrivibile né definibile in base ai soli dati storici, proprio per il suo frequente emergere e riemergere in situazioni svincolate dalla
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dati storici e storico-filosofici sono più a portata di mano e dominabili) è un modo di rispondere genuino e non artefatto. Intendo dire che il
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Ecco allora che la mia affermazione circa la non sovrapponibilità di dati storico-filosofici e storico-artistici, può assumere una maggior
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La storia dell’arte dovrebbe consentire una fruizione più completa di quella basata su puri dati istintuali, su più o meno «congenite» facoltà
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fruizione estetica che esula o prescinde dai dati storici, e che ovviamente presenta caratteristiche di minor compiutezza e precisione di quella basata su
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incontro di dati tattili e cromatici che costituiva il suo maggior pregio. Quanto ai nuovi «informali» nostrani nessuno raggiunge quella libertà esplosiva
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giudizi critici, su effimeri dati storici, dobbiamo per forza far ricorso ad una sistemazione più vasta dei valori che ci si presentano dinnanzi agli
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semiotica, la psicanalisi. L’interesse del critico e dell’estetologo, fino a ieri basato (come vedremo tra poco) soprattutto su dati storici e tecnici
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