(Punti franchi nel porto di Trieste)
nazionale o che vengono effettuati per via marittima da un porto nazionale ad un altro porto nazionale.
destinazione ad un porto estero; in caso di rientro di tali natanti da diporto in un porto nazionale senza aver toccato un porto estero, i generi
Le merci che dal manifesto risultano destinate ad un determinato porto nazionale, non possono essere rispedite allo estero con la stessa nave se di
E' vietato ai capitani di far partire la nave dal porto o dalla rada senza il permesso scritto della dogana e dell'autorità marittima del porto, le
Le provviste di bordo estere esistenti sulle navi italiane e straniere al loro arrivo in un porto o rada od altro punto di approdo marittimo dello
Di regola, in ogni porto devono essere sbarcate e presentate alla dogana le merci che secondo il manifesto vi sono destinate.
Agli effetti doganali, è considerata operazione di cabotaggio la spedizione per via di mare di merci nazionali o nazionalizzate da un porto all'altro
Se la nave proviene da altro porto dello Stato, il capitano, in luogo del manifesto del carico, deve presentare il « manifesto di partenza
Le provviste di bordo imbarcate o trasbordate a norma dei precedenti commi possono essere consumate nel porto in esenzione dai diritti doganali
Entro la zona di vigilanza doganale marittima i capitani delle navi dirette ad un porto dello Stato devono essere muniti del « manifesto del carico
Riguardo alle merci, che per essere destinate ad altro porto rimangono a bordo, la dogana ha facoltà di disporre un particolare servizio di vigilanza
Il capitano della nave, prima di partire dal porto deve presentare alla dogana, per la vidimazione, il manifesto di partenza ed una copia di esso
Per il trasbordo da una ad altra nave delle merci arrivate per via mare e destinate ad altro porto dello Stato, si applicano le norme dell'art. 141
nel tratto fra Ponte Tresa e Porto Ceresio, non compresi nel territorio doganale, costituiscono i territori extra-doganali.
Il capitano della nave che approda in qualunque porto o rada dello Stato deve presentare alla dogana il manifesto del carico, qualunque sia la causa
obbligo le merci estere rimaste a bordo, perché originariamente destinate ad altro porto dello Stato o all'estero, per le quali basta l'iscrizione a
nel tratto della sponda nazionale del lago di Lugano fra Ponte Tresa e Porto Ceresio, le merci si intendono uscite dal territorio doganale nel momento
direttamente e presentate alle dogane stabilite sulle sponde costituenti la linea doganale ai sensi dell'art. 1; quelle in arrivo nel bacino di Porto Ceresio
Per i punti franchi compresi nella zona del porto franco di Trieste di cui all'allegato VIII al trattato di pace fra l'Italia e le potenze alleate ed
per altri porti dello Stato sotto osservanza delle disposizioni doganali prescritte per il cabotaggio. Le eventuali eccedenze riscontrate nel porto di
Nel tratto fra Ponte Tresa e Porto Ceresio e nella zona di Livigno la linea doganale, anziché il confine politico, segue rispettivamente le sponde
cinquanta tonnellate e su quelle di qualsiasi stazza che non siano in diretta partenza per un porto estero il Ministro per le finanze, con proprio decreto da
Nel caso indicato nel n. 1 la pena è aumentata, se l'autore della rottura o del danneggiamento non ne dà notizia alle autorità del primo porto ove
all'autorità del primo porto, ove approda la nave sulla quale sono imbarcate, entro le ventiquattro ore dal loro arrivo.
sottomarini di telecomunicazioni è tenuto, entro ventiquattro ore dall'arrivo della nave in porto o dal ritrovamento, a farne denuncia alla autorità
dell'Amministrazione delle poste e delle telecomunicazioni, designato dal direttore del circolo; c) un ufficiale della capitaneria di porto competente per territorio.
telecomunicazioni, presso le capitanerie di porto e presso gli uffici circondariali e locali marittimi.