opere e alla loro portata storica, nessuna delle due proposte appare più giusta e più attuale o più praticabile dell’altra. Il loro significato è proprio
Pagina 216
relazione e scambio tra i due protagonisti: una relazione che si constata facilmente nelle loro opere e che si conserva attiva, senz’ombra di eclettismo
Pagina 217
. Nella loro semplicità le istruzioni del papa, nella lettera del 15 marzo ’47, enunciavano un concetto che gli architetti del Cinquecento e Bernini
Pagina 226
vagamente classico: le figurazioni manifestamente ecfrastiche dei rilievi, con i loro profondi rincassi prospettici, sembrano venir fuori dall’interno
Pagina 228
cui le antiche comunità agricole ornavano i loro templi nei giorni festivi. Per questo l’ornato devozionale di San Giovanni, che in certo senso anticipa
Pagina 228
nicchie a forma di tempietto rotondo, in modo che non possano essere vedute, in tutta l’eloquenza dei loro gesti, se non da chi si collochi di fronte ad
Pagina 229
’erano prepotenti e stentoree le statue della navata maggiore. Dalla loro ricercata ed austera eleganza spira anche la malinconia di un insinuante e
Pagina 235
con pezzi di repertorio, e che la novità è tutta nel loro montaggio. Ed è il montaggio più slegato che si possa immaginare, perché qui la situazione
Pagina 243
volutamente deboli, di snodo, perché le colonne accoppiate si disgiungono e tra i loro fusti cilindici non emerge uno spigolo vivo, ma si vede la faccia
Pagina 244
grande tamburo, in uno spazio tutto aria e luce, dove i volumi sono come sottratti alla gravità, alla concretezza materiale del loro essere; e che le
Pagina 249
un «di là» la loro causa e il loro fine. L’opera eternamente incompiuta (ma anche l’universo appare ormai incompiuto, in eterno divenire) diventa così
Pagina 26
diversità dei fenomeni impedisce loro di estrarne un sistema che ne compendi i caratteri. La stessa critica neoclassica, col Milizia, non assume come pietra
Pagina 273
dalla loro dissoluzione, si da potersi considerare come il primo esempio di una composizione architettonica indipendente da ogni schema tipologico e
Pagina 275
loro varia profondità, creando un effetto di convergenza, conserva chiaramente il ricordo della pianta ellittica iniziale. Dal punto di vista funzionale
Pagina 279
agiscono soltanto come sorgenti e quasi da riflettori o diffusori di luce. Le fiancate della chiesa, a loro volta, con la varia estensione e
Pagina 281
non l’approvazione, dei critici neoclassici. Il fatto che i veri elementi architettonici siano privati della loro originaria funzione statica o
Pagina 285
, il Rainaldi bada, nel nitido disegno delle forme e dei loro raccordi, alla «correzione della lingua... la qual consiste primamente negli attaccamenti
Pagina 288
, né con la terribilità di Michelangiolo, né con la loro somma (algebrica) caravaggesca. L’ispirazione del pittore (e giustamente Tolnay ha veduto che
Pagina 292
scintille stanno tra terra e cielo. I loro contorni sono fluidi, incredibilmente elastici; qualunque trasformazione è possibile. I loro colori sono
Pagina 295
cade soprattutto sull’architettura, sul suo spazio astratto e quasi soltanto delineato: in esso le statue appaiono come sospese e il loro chiaroscuro è
Pagina 32
intrinseca delle ligure geometriche elementari, la loro implicita virtualità di sviluppo e di variazione. I sistemi «storici» delle proporzioni non sono
Pagina 330
; senza dimenticare che l’intercambiabilità delle tecniche particolari in vista della loro unificazione sul superiore piano metodologico è una tendenza
Pagina 333
È facile osservare (e la tavola del Trattato lo sottolinea) che, per il modo con cui si congiungono le membrature degli archi, la loro successione si
Pagina 337
questo di particolare: permette l’accadere di eventi simultanei che sono indipendenti tra loro eppure rientrano in una medesima situazione e corrono al
Pagina 340
elementi dell’ornato sno bensì quelli dell’architettura ufficiale, ma il loro scopo è proprio, soltanto, di portare nel borgo o nel villaggio il segno
Pagina 349
, che forse sarebbe più giusto chiamare trovate felici, ma che, nel loro insieme fanno discorso e linguaggio. Tra i più vivaci e coloriti dell
Pagina 351
veramente parlava una lingua, essi smozzicavano un barbaro gergo, tutti a prova favellando con lui andavano anch’essi balbettando il loro toscano, e
Pagina 352
Ora, se l’artista e il conoscitore sono, culturalmente e socialmente, dei borghesi, è mai possibile che le loro attività, distinte ma complementari
Pagina 365
italiani: la loro pittura, specifica Walpole, è simile alla commedia, ch’è cosa da attori girovaghi, mentre la tragedia è comunque cosa da letterati
Pagina 368
maestri; ma poiché «imitare non è copiare», non si devono copiare le opere o le forme dei maestri, ma imitare il loro modo di imitare o di studiare
Pagina 371
combinare le idee. Hutcheson afferma che le idee complesse hanno maggior valore delle semplici, e che v’è maggior merito nel collegare tra loro idee
Pagina 374
per contrasto, può ricevere dal vicino: un consiglio del quale tanto Gainsborough che Reynolds, nei loro raffinati registri di toni caldi e freddi
Pagina 376
dissimulano l’artificio che le rende tali, e l’artificio consiste appunto nella loro frammentarietà. Vicino e lontano, dunque, sono qualità inerenti all
Pagina 377
essere controllate o verificate, ma perché si vuol loro assegnare una funzione attiva. Cozens consiglia al pittore di mettersi in cerca del «motivo» dopo
Pagina 381
fosse ancora pittura di storia) i «Campi di Waterloo». Lo provano i temi della loro figurazione, il paesaggio domestico di Constable, gli angeli
Pagina 394
fare della loro critica un incentivo e una guida alla produzione dell’arte, proprio con loro nasce quella critica di «tendenza» o, come dirà
Pagina 397
: impossibile immaginare artisti come quelli alla testa di una maestranza, impossibile supporre una qualsiasi divulgazione della loro arte nei prodotti di
Pagina 398
, infine, un appoggio indiretto nell'interpretazione che il Condivi dà del monumento: le arti liberali in lutto per la morte del loro munifico
Pagina 40
. In questa spazialità puramente delineata, le statue non possono inserirsi come forme chiuse: il non-finito plastico è la condizione del loro
Pagina 40
,dà loro il volto seducente della bellezza e della grazia, appena indurito dal bagliore di crudeli pupille, come nelle diavolesse di Niklaus Manuel
Pagina 425
in cui tutte le parole umane hanno il loro etimo concettuale, il loro significato originario; ma ora sono soltanto segni convenzionali con i quali si
Pagina 426
scintille dall’attrito, i moventi dell’agire; nella società si comprimono gli atti; nella società, che può essere volta a volta paradiso e inferno, è il loro
Pagina 428
L’ipotizzata sintesi di architettura e scultura è dunque diventata quasi u.n’antitesi: le due esperienze possono coesistere e combinarsi, ma i loro
Pagina 43
stesa una velatura secentesca, che dà loro l’aria vagamente equivoca dei soldati di Salvator Rosa e delle suonatrici di Artemisia. Eroe e istrione, il
Pagina 431
natura in ogni muscolo o nervo del loro corpo; e questa è la prima cagione del movimento nervoso che li eccita, costringendoli a una danza continua.
Pagina 433
. Si direbbe che le sue figure non vogliano stare nei contorni, rifiutino una relazione fissa con lo spazio; e non potendo sfuggirvi, con i loro moti di
Pagina 434
. Si lascia guidare, nella dimostrazione grafica, dall’estrema vividezza ed impressività delle immagini poetiche di Shakespeare, dalla loro carica
Pagina 436
si pongono in relazione tra loro, come appunto si spiega nel trattato; sicché il bello non può essere localizzato in una singola cosa o figura, ma nel
Pagina 474