essere umano e natura. Il modellato fluido e fremente fa sentire, insieme con i corpi, la luce e l’aria che li bagnano: la nostra immaginazione
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proseguimento della forma del vano, così all’esterno è avvolta da un tamburo lobato, che si sviluppa nell’aria e nella luce con un chiaroscuro tenue, ma
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allegoriche in piedi: ma Algardi usa il marmo bianco, levigandolo fino ad esporre all'aria una superficie fredda, impenetrabile, liscissima; distingue
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grava sull’edificio, ma lo risolve nell'aria e nella luce. L’anello esterno, con cappelle radiali, dissimula l’attacco della cupola, che sembra portata
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, liberi nell’aria come pennoni: se nel portico, che ha una funzione prospettica, la forma è semplice e rigorosamente classica, se il corpo della chiesa è
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, espanso e s quasi sfogliato nella luce e nell’aria, del Morlaiter e degli scultori veneti del Settecento. Al contrario, il modellato dei bozzetti canoviani
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SCERIFFO!... QUESTO HA L’ARIA DI POTERSELA ANCORA CAVARE!
SENTO PERÒ NELL’ARIA COME UN PRESAGIO DI MORTE!
... E FARÀ SAETTARE NELL’ARIA UNA FRECCIA CON LE PENNE NERE!
TRA L’ALTRO, IN QUESTA CABINA FA UN CALDO INFERNALE!... VADO SUL PONTE A PRENDERE UN PO’ D’ARIA FRESCA!
... E UN ATTIMO DOPO, MENTRE UN ROMBO SCUOTE L’ARIA, IL TESCHIO INFILATO SUL BASTONE DELLA MAGIA SI FRANTUMA IN MILLE PEZZI.
... E MENTRE IL FUMO SI LEVA SEMPRE PIÙ DENSO, TRACCIA UN SEGNO NELL’ARIA FISSANDO LO SPECCHIO POSTO AL DI SOPRA DEL VECCHIO STREGONE.
... E MENTRE UNA DENSA CORTINA DI FUMO SI LEVA OCCULTANDO LO SPECCHIO, E UNA RISATA ECHIGGIA NELL’ARIA, IL VECCHIO STREGONE RIALZA IL CAPO ED APRE