del ricevente, e che questo punto di stazione, se non è integrato da quella specie di triangolazione che si produce con l’analisi della struttura del
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la sua apparizione produce. Una volta che l’opera ha stancato e non fa scattare più il moto d’integrazione dello spettatore, il suo tramonto è segnato
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’attualizzazione della moda, dell’apprezzamento snobistico e altro, in quanto tutti convertibili in termini di domanda e di offerta. Il feticcio si produce allora
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alla produzione un carattere creativo o di qualità.» 8 Ma una tale aspirazione produce poi o esercitazioni sulla percezione visiva, che ripetono in
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siffatta estrazione fenomenica dell’opera d’arte dal plesso degli altri fenomeni, non si produce, non si postula anche la collimazione delle intenzionalità
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’artista o può anche essere del fotografo. È tuttavia a questo punto, che si produce una biforcazione essenziale, e questa biforcazione è venuta in
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collabora affatto all’astanza diretta che l’epifania del quadro produce in chi lo contempla. Questo tessuto nascosto, e piuttosto dirottato che
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persona che si produce in persona, non possano costituire, se isolati appositamente, un gruppo definito di elementi di percezione attinto nel generale
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Infine, comunicazione si ha solo per quel che non si produce in presenza o, pur se si produce in presenza, deve essere interpretato, riferendosi
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messaggio deve trasmettere, che è di cosa che non si produce in presenza, deriva il carattere meramente strumentale di quel «gruppo di elementi»: l
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in presenza; nel messaggio il costituirsi in presenza è strumentale rispetto alla informazione di qualcosa che non si produce in presenza. Nell’opera
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che la condizione indispensabile della recezione dell’opera non viene isolata dalla storicità dell’evento, in cui ogni volta si produce, come era
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determinare, secondo il postulato di Peirce, il significato di un segno rispetto agli abiti di comportamento che esso produce. Morris, in questo senso
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anche l’opera d’arte scivolasse sotto la categoria del segno. Ma si produce allora un fatto singolare. L’opera d’arte, irreggimentata come segno, non
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— alla coscienza che produce l’oggettualizzazione, e quindi, quella a cui tende Garroni, non è un’Estetica a posteriori, elaborata solo dalla parte
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presenza non esistenziale, un’astanza, e tale presenza si produce solo in quanto viene a manifestarsi ad una coscienza, il modo di presentificarsi alla
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coesistere, proprio perché la loro coesistenza non altrove si produce che nella coscienza, e la coscienza, nell’opposizione di realtà e segno, rivela le
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si produce lo spartiacque fondamentale fra astanza e semiosi.
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dell’opera d’arte o di una flagranza affievolita, quale analogon naturale, sempre un’astanza produce ed è quanto si chiede ad essa di produrre
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. Piuttosto, l’unione inscindibile che nella parola è offerta dal nesso significante-significato, nell’opera d’arte si produce fra i mezzi che sono tramite
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causa, ma sarebbe insensato dire non c’è causa senza effetto, perché senza effetto non c’è causa. «La causa è causa solo in quanto produce un effetto
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produce. La forma, se rappresenta un che in più sul contenuto, e a questo di più spetta la responsabilità dell’arte, svaluta il contenuto: ma il contenuto
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; specialmente quando si produce una caduta di sassi. Le assicuro che non è stato facile riprodurre in vetro e rendere stabili le sostanze che lo
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settanta sono in dogana a Genova e spero di riceverli fra poco: così avrò tutto l' assortimento che esiste fino ad oggi. _ Chi produce i nastri? Come si
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