contro il monumentale, che in definitiva altro non è che negazione dell’architettura come esterno), ed invece, per ragioni economiche, il doversi
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massa: e del resto anche l’anonimato non è di per sé negazione dell’arte, e grandi periodi della storia dell’arte esibiscono una civiltà figurativa
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! modo di percepirlo, «non c’è né una negazione solipsistica della realtà come non si viene a postulare la sua esistenza indipendente».
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confermato, ai due antipodi del pensiero sulla storia, da un lato dalla impossibilità che fu giocoforza riconoscere, e proprio nella negazione idealistica più
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effetto, e neppure ratio e conseguenza: non si risolve al livello intenzionale, proprio perché l’antitesi, in quanto negazione, si contrappone, non si
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