Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: novecento

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Decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124 - Testo unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

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Stato 1 occorrenze

novantunesimo giorno, rispettivamente a lire novecento e a lire cinquecentoventicinque.

Personaggi e vicende dell'arte moderna

260912
Venturoli, Marcello 35 occorrenze
  • 1965
  • Nistri-Lischi
  • Pisa
  • critica d'arte
  • UNIFI
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bellezza di genere; la istanza a superare in una nuova accettazione figurativa gli schemi del Novecento, senza però, da una parte ricalcare l’eredità dei

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ultimi «ismi», rimase chiuso in gabbia; in tempo, intanto, per cominciare ad essere nell’Italia del Novecento un antinovecentista accanito. E di statura

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«museo» remoto, il quale da Goja arrivava fino al Novecento e questo superava in virtù della forza del suo temperamento; Mafai, se rimane sempre, dopo

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per gli antinovecentisti storici. I due infatti operarono al di fuori del Novecento perché quei modi non appartennero mai alla loro pittura, perché essi

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formali del Novecento. E quei semi neri gettati sulla tenda rosso-bruna dietro il «Mafai che disegna», quei grani di luce rossa nei campanili di sfondo

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della generazione del Novecento; infatti la grandiosa mostra dell’opera di Rosai a Palazzo Strozzi, ricca di oltre duecentocinquanta lavori dell’artista

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Picasso») siamo orgogliosi di aver dato un contributo alla collocazione della personalità di Rosai nel quadro dei valori del Novecento: poiché Rosai

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reagirono, intorno al 1930, ai modi del Novecento stesso. Insomma, dinnanzi all’opera completa di Rosai ci viene fatto di domandarci se la sua arte

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, vista in Italia attraverso lo specchio deformante del Novecento.

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Rosai, assai meno situazione del Novecento e assai più, invece, eredità post-novecentista nella generazione dei «ribelli». E del resto, il breve taglio

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contraddizioni del Novecento, facesse seguito una certa somiglianza umana, la solitudine amara, nella passione smoderata dei sensi, la contemplazione di

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prima reagì al Novecento, cercando di ritrovare il filo interrotto di una tradizione «europea», in mezzo a tentazioni e contraddizioni di ogni tipo

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— le panchine dei giardini pubblici del «Novecento» — Maccari disegnava e dipingeva «per suo conto» innamorato degli Impressionisti, quelli veri, non

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Benché Prampolini abbia partecipato sia alla prima che alla seconda mostra del Novecento, abbia subito la non brillante suggestione della seconda

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linee di sviluppo dell’arte di uno dei maestri del Novecento più vitali e patetici: è invece, sia nella sproporzione della scelta, dove prevalgono

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Noi non disconosciamo, ovviamente, né il valore del maestro del Novecento, né il contributo che Guidi ha saputo dare all’arte italiana anche al di

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coi modi del Novecento; ma perché, piuttosto, Carlo Levi si rifaceva ad una recente tradizione europea, alla «scuola di Parigi» soprattutto, ignorando

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con più fondi furori, veniva da lontano, era anche lui un artista che, almeno nelle opere adulte, non aveva gran che da spartire col Novecento.

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del Novecento, e che, tra la generazione dei «maestri» (i Carrà, i Rosai, i Sironi, i Morandi) e quella dei giovani ribelli del tipo di Ziveri, Stradone

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Insomma i pittori ribelli al Novecento posseggono più di un titolo nei loro avvii, sul quanto di consapevole avanguardia: in essi il residuo della

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maestri del Novecento una maggior carica rivoluzionaria di quella che ebbero gli antinovecentisti, nel senso che i Carrà e i Sironi sarebbero stati più

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abbia dato la Capitale allo svecchiamento dell’arte nostra, ma quanto sia stata originale e commossa la fase prima di rottura coi modi del Novecento

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fase di riscossa dal chiuso ermetico e di evasione dell’arte del Novecento.

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Giorgio Castelfranco, Marco Valsecchi, Emilio Greco, Emilio Lavagnino organizzarono la Mostra dei Maestri (del Novecento).

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sviluppo dall’ultimo Ottocento al Novecento, mancando soltanto — avvertiva Castelfranco, il più vicino, come metodo, alle «intenzioni» di cui s’è detto

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peggior romanticismo costarono lotte e fatiche... Le loro tele dimesse continuano a contrastare col ricordo (del Novecento fascista)... Nella lotta di

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, senza soluzione di continuità, quasi che Scipione e Mafai, i «Sei», e gli stessi astrattisti storici, fossero una legittima figliazione del Novecento

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dal Novecento, ma come una sua appendice.

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nostra arte dal 1910 al 1945, si rifiutasse di esaminare le ragioni dei contatti fra Novecento e anti-novecento, assai suggestive: contatti (come abbiamo

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gran parte alla generazione che li ha preceduti, e che ha operato da ponte fra il clima chiuso del Novecento e quello aperto della Liberazione; un

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Certo, se non sono accettabili le ipotesi di accostamento fra il Novecento e la scuola romana prospettate dal Crispolti per liquidare negli anti

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«Sei», qualche altra dei Maestri del Novecento eseguita nella stessa epoca in cui operarono i giovani ribelli, qualche altra dei chiaristi e qualche

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portato verso la fine del quarto decennio del secolo al di là del Novecento parecchie delle istanze dell’avanguardia storica, con un rigore e una intensità

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«tirata» da un lato. Paulucci è uno dei pittori della generazione che, reagendo al Novecento, ha saputo pervenire in zona astratta senza «salti nel buio

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del Novecento. In Carrà la partenza realistica e celebrativa, il concetto episodico e illustrante del quadro («La galleria di Milano

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