L’idea di moderno (a cui allude anche il Bellori nel titolo delle Vite) implica una nuova attitudine nei confronti della storia. Essa è bensì la sola
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nuovi della percezione-coscienza, in un senso “moderno”, addirittura anticipatore (perciò la sua fama dileguò presto e solo nel nostro secolo s’è data
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L’estensione sconfinata, il dinamismo del mondo “moderno”, la formazione di organismi sociali complessi come lo Stato e la capitale, esigono una
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, reali. Si aggiungono, come una nuova serie, a quelle del creato, e non le ripetono: l'uomo moderno non vive nella natura ma nella città e la città è un
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. è uno schema che si rianima: la natura si ri-fenomenizza, risale tumultuosamente dal passato al presente. l’uomo moderno, per cui tutto è vivo
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’uomo moderno è stato scoperto e si contrappone a quello di Rubens, dell’interesse universale: la sensibilità. I paesaggisti olandesi del Seicento
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morta condiziona il rapporto con le cose, completando la “collezione d'idee” dell’uomo moderno.
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finalità ultraterrena, inizia l’impresa della trasformazione della produzione artigiana in industria, fonda il capitalismo moderno. Il suo processo nel
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beatitudine. E non manca quasi mai il richiamo diretto all’esperienza presente: figure in costume moderno tra altre vestite all’antica o, semplicemente, un
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, capitale del piccolo ma moderno Stato piemontese, diventa un tipo di struttura di capitale: la sua pianta a scacchiera, con grandi piazze regolari
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