delle figure sforzate (il richiamo a Michelangiolo è evidente), quindi la historia devota deve essere “fedele, pura, vera e pudica”, cioè proprio
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periodo romano, propone una interpretazione nuova di Michelangiolo. Né si può negare che, contro il Manierismo, Caravaggio sostenga un ritorno alla
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-Tiziano l’armonico incontro di idea ed esperienza e, più ancora, una serena fiducia in quei supremi valori della natura e della storia che Michelangiolo
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equilibrato sistema di volumi. Michelangiolo aveva cercato di legarla alla dinamica delle masse dell'edificio, ma in realtà l'aveva disimpegnata dalla
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Rinascimento; la pittura di “genere” ha anch’essa una tradizione, l'arte fiamminga. Michelangiolo, riferisce Francisco de Hollanda, considerava
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soluzioni proposte da Leonardo e da Michelangiolo, al principio del Cinquecento, al problema della rappresentazione del movimento. Lo spazio di Rubens
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natura e quella della storia (Michelangiolo), oppure rinunciare ad ogni idea a priori, rifiutare decisamente ogni principio d’autorità, scegliere la via
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fenomeno corrisponde l’immediata risposta dell'emozione. Tra fede ed esperienza Michelangiolo sceglie la fede, abbandonando prima l’esperienza della
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Il Manierismo nasce con Michelangiolo, e nasce come arte ormai affrancata dall’obbligo dell’imitazione o, più precisamente, come arte che è bensì
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classici; Michelangiolo riunirà ancora le due funzioni nella grandezza dimensionale del suo disegno: esse appariranno invece distinte e coordinate nello
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, si preparano a entrarvi. Michelangiolo, ideando la cupola, si era richiamato a quella del Brunelleschi per Santa Maria del Fiore, che l'Alberti aveva
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monumento, che si delinea nel Cinquecento specialmente con Michelangiolo, sviluppa il concetto umanistico di statua come trasposizione o evocazione di
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