condanna l'arte del '400 e del '500 au point de vue del pensiero cristiano e da quello di una pura concezione logica. Peccato però che l'arte non si
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: nulla di particolare v'è da obbiettare all'esame della crescente influenza italiana verso la fine del '400 e il principio del '500 se non forse che gli
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Non è perciò avventurarsi in una troppo pericolosa filosofia della storia prevedere che avverrà altrettanto dei Napoletani nel '500; sta il fatto che
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l'onestà un po' legnosa di un Passignano di Napoli: continua fedele alle tradizioni romanistiche del '500, finché non pare assorbire faticosamente qualcosa
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riguarda particolarmente; perché mai il D., che non esclude di proposito tutta l'arte dopo il '500 e cita persino Dupré e Maccari, non ricorda il quadro
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verità storica nelle mani del Berenson che ci avverte finalmente quanto dell'eredità di Vincenzo Foppa sia passata nei bresciani del ‘500.
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veneziano dei primi del '500, combinato già con le specifiche qualità bresciane che Moretto forma affatto personalmente su ricordi foppeschi e dopofoppeschi
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bisogno di sovrimporsi le cappe compositive piramidali o triangolari escogitate dal '500. E sebbene il Berenson abbia poi, in parecchi pensieri, mitigato
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nella corrente di cui qui s'interessa il Mufioz - un'abile e ferace continuazione del '500. È incredibile come l'autore che non si dimentica di
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Ficcarsi in mente che la Salita al Calvario della Pinacoteca di Parma (n. 103), di un tardo parmigiano fra il '500 e il '600, sia di Lorenzo Lotto?
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spagnoli. Mayer ha spiegato i naturalisti spagnoli con Ribalta e un po' col naturalismo scultorio del '500. Ma possibile che non abbiano mai letto
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amatori del tempo cominciasse coi Veneziani del '500.
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corsetto, all'azzurro scialbato di celo, al nero dei capelli di colorismo puro tanto difficile a raggiungersi anche per i grandi Veneziani del '500! E
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