ultimo premio che la virtù concede all'uomo.
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pietosa lo sostenga nell'aspra lotta, o gli additi all'estremo orizzonte il premio che lo aspetta. Egli cammina solo e muto, per cui spesso teme di
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lasciando rotolare dall'alto qualche frammento di roccia. L'uomo avido di gloria si indirizza alla verità e non si accontenta che di un premio meritato
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se finirà il suo compito, fino al legislatore che propone un premio, che forse non esiste, a chi ubbidirà al suo codice, l'uomo adopera sempre un
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si accontenta del premio della gratitudine; finchè nelle regioni più elevate della scala morale noi troviamo la gioia purissima, che si misura tutta
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culto prestato ad un genio bastò a indirizzare la vita a un nobile scopo, e a far cogliere il premio d'una corona d'alloro. Queste gioie non sono di
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meritare nè premio nè pena. Questo in faccia alla morale. Per il filosofo il piacere dell'intelletto può essere morboso anche senza essere colpevole
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premio, è uno dei più grandi della vita. Le sensazioni ci arrivano da ogni parte, e appena giunte in noi sono trasformate in idee. Qui un'idea
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compiacenza del premio. Negli atti del volere esercitati sopra noi stessi e l'amor proprio che ci incorona; quando invece dirigiamo la volontà sopra gli
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appunto sarà il merito della signorina cortese e tollerante, e spesso avrà il suo premio. E si ricordi la signorina impiegata che, entrando essa a far parte
loro questo premio alle loro fatiche. Soltanto gli uomini dovrebbero applaudire colle mani; ora però si transige molto su questo, e bene a ragione. Se
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un'attrattiva e come un premio il recarsi alla chiesa quando avranno la capacità di starvi convenientemente. Ma se bisogna condurveli, si sorveglino
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