espandersi fuori di noi, si dimostra nel modo più semplice, con uno sguardo, che si fa interprete del sentimento che ci ispira. Se questo nostro
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seducente nella donna, perchè il coraggio morale, compagno della debolezza fisica, ispira maggior simpatia e ammirazione.
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molto diverse, secondo che chi ce le ispira ci è più o meno simpatico. Senza sapercene dare la ragione, molte volte, al solo vedere un individuo, noi
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colpevole che egli accarezza, prova certamente una gioia morbosa. Una madre che, abusando dei privilegi del sentimento, ispira al proprio bambino con ogni
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interessa per la sua bellezza e per la forza che sembra scaturire da tutti i pori della pelle. L'affetto primitivo che ci ispira è la naturale simpatia per
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un'azione grande per intelletto, ci ispira l'ammirazione, la quale può arrivare a un tratto alla venerazione o all'adorazione, se il raggio di luce che
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ispira e coll'artificio di alcuni istrumenti particolari, ravviva e sublima il sentimento religioso in una turba infinita di popolo che si unifica in una
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di un odio implacabile e profondo, o lo ispira alla più crudele vendetta. La stessa umiliazione può farci piangere di dispetto, o impallidire di rabbia
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campo del sentimento come a farlo isterilire. Il merito del lavoro mentale è sempre misurato dall'affetto che lo ispira, e per se stesso non può
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parola, senza tracciare il più piccolo segno che rappresenti il sentimento che ci ispira o il piacere sensuale che ci inebbria; ma quando si tratta di
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gioia, e forse ci ispira a un soave pianto. Quest'espressione di gioia è una delle più soavi. Forse il misterioso fatto di un fenomeno che serve ad
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rado però siamo trascinati a descrivere il nostro piacere dalla prepotenza della sensazione che ci ispira, e l'estro corre veloce esprimendo in forma
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costituisce una vera arte, che si confonde con tutte le altre, che ci ispira e dirige, ma che finora non è stata individualizzata. In ciò l'occhio
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all'espansione e al moto. Rarissimi sono i sospiri e il pianto. Nella musica patetica invece tutto ispira al raccoglimento e all'emozione. I gesti sono poco estesi
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due suoni e il tempo che regola l'armonia e la melodia. In generale il succedersi di poche note che si alternano, ci ispira a una soave malinconia
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che vi si riferiscono, concorrendo in questo modo a segnarci un sentiero nelle lande della vita. Così la vista delle scene della natura c'ispira una
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volte ci dilettiamo anzi d'una luce molto mite che ci ispira al raccoglimento e alla melanconia. La luce incerta c'interessa vivamente per la vaga
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ispira l'idea dell'infinita grandezza del mondo e della nostra piccolezza, in un contrasto piacevole al quale spesso si associa anche la compiacenza di
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